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Spending review e aeroporto delle Marche: mozione contro il declassamento

Dario Romano: "No a campanilismi, ma è danno gravissimo per Marche e per Senigallia"

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Comì di Cucina
Immagini dell'Aeroporto delle Marche "Raffaello Sanzio"

Secondo le ultime indiscrezioni, la revisione della spesa pubblica toccherà anche il traffico aeroportuale italiano. Infatti, il ministro Passera ha in mente un piano che riduca gli scali passeggeri dai circa 60 attuali a 40. Tra gli aeroporti “soppressi”, purtroppo, ci sarebbe anche quello di Ancona-Falconara.

La chiusura del traffico passeggeri all’aeroporto di Falconara sarebbe un fatto gravissimo, per il Comune di Senigallia, la Regione Marche e tutte le altre municipalità marchigiane.

Senza entrare nel merito tecnico della questione, cosa che peraltro non mi compete, dal punto di vista dei cittadini e dei loro diritti è inaccettabile che l’unico aeroporto delle Marche adibito al traffico passeggeri perda ogni genere di sovvenzione statale. Il declassamento, infatti, sarebbe riconosciuto, soprattutto all’estero, come una perdita di un patrimonio strategico per tutta la Regione Marche e il centro-Italia.

Nessuno nega che ci sia la necessità di una spending review che sia efficace nel settore dei trasporti: ciò, però, come ho ripetuto più volte, non deve tradursi in tagli lineari e indiscriminati, frutto di una triste e superficiale “contologia”.

Questo non significa iniziare dei discorsi campanilistici, che sarebbero pretestuosi e privi di ogni logica: penso al riordino delle province nelle Marche, ad esempio, che mi trova assolutamente d’accordo poiché in una regione di 1 milione e mezzo di abitanti cinque province erano e sono troppe.

Privare, però, la Regione Marche e tutti i cittadini marchigiani di un bene unico come un aeroporto – per ciò che riguarda il traffico passeggeri, poi, potremmo elencare gli svantaggi che ciò comporterebbe per un comune turistico come il nostro – sarebbe un autogol clamoroso da parte di un governo tecnico che per colpe non sue è costretto ad usare l’accetta per ripianare i disastrati conti pubblici.

Ho presentato una mozione in consiglio comunale contro questo declassamento: sarebbe determinante, però, che anche gli altri comuni marchigiani votino compattamente un documento di questo tipo. Per far capire, a chi ci governa, che le Marche sono unite sin dal più piccolo comune fino al capoluogo di regione contro la chiusura del traffico passeggeri del nostro aeroporto.

Commenti
Ci sono 4 commenti
Alfio romiti 2012-09-01 10:45:36
Quanti siamo noi marchigiani?
In quanti prendiamo l'aereo?
E di questi, in quanti voliamo da Falconara?
Ma soprattutto, quali sono le destinazioni del Sanzio?
-
Quanto costa l'aereoporto alla regione?
Quanto e' stato speso per l'ammodernamento e con quali previsioni di rientro?
Le low cost hanno preso finanziamenti?
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Quanto ci vuole da Senigallia ad arrivare a Bologna?
Ma soprattutto, quali destinazioni permette Bologna?
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Ci sono altre milioni di domande, mi sembra giunta l'ora di cambiare mentalità.
Forse arriverà uno scalo CARGO, a braccetto con interporto, quadrilatero, A14 e forse porto. Peccato che tutto ciò avvenga con 10 anni almeno di ritardo.
Ps:
Erano 50 o 100 i metri di autostrada (ampliamento) con i quali si finanziava un anno di ricerca universitaria?
alfio pongetti 2012-09-01 12:33:09
Chiudere lo scalo marchigiano significa declassare l’intera regione e ricacciarla nell’isolamento. Già fortemente penalizzata dal punto di vista infrastrutturale per le scarse reti di comunicazione, perderebbe così anche l’unica via che la collega in maniera dinamica e a prezzi concorrenziali con le altre regioni e con l’Europa. Tuttavia, occorre anche rilevare che non sia più possibile far sopravvivere una struttura con finanziamenti pubblici, quindi occorre rilanciare lo scalo con nuove e più efficaci politiche commerciali, in modo da sfruttare al massimo tutte le potenzialità già presenti. L’unico passo da intraprendere, pertanto, è quello dell’efficienza e della competenza senza guardare troppo a logiche di spartizione politica. Nel frattempo occorre mettere in campo tutte quelle iniziative necessarie affinché il governo eviti il declassamento. Ciò e quanto tutti i corregionali dovrebbero chiedere ad alta voce ai loro rappresentanti istituzionali, visto che questi ultimi non fanno altro che imporci sacrifici su sacrifici per sanare troppo spesso le loro inefficienze.
stefano 2012-09-01 16:55:41
Bisogna mettere in campo tutte le iniziative per evitare il declassamento dell'aereoporto? Già,ma perchè non viene mai richiesta "la discesa in campo" quando ad essere tagliati sono gli ospedali, le scuole, le poste, i tribunali? Se invece si tratta di salvare le Provincie, leggasi le poltrone, vediamo bene come vengano approntati in un baleno i Consigli per il Riordino. Quando si tratta di infrastrutture stradali però le Marche brillano per mettere in piedi fantasiose architetture (o ingegnerie) istituzionali come nel caso della Quadrilatero con il corri corri di politici ( rigorosamente in maniera trasversale ), le banche e gli imprenditori. In quel caso "la cattura di valore del territorio" è stata alla base di tutto. Se questo non avviene per l'aereoporto mi sa tanto che il piatto langue, ed il territorio se lo sono già catturato .....e spolpato.
O. Manni
Paul Manoni 2012-09-01 23:27:50
L'aereoporto dovrebbe essere potenziato e non declassato. Bisognava aprire nuove rotte per facilitare i collegamenti turistici, di cui Senigallia e non solo, avrebbero beneficiato non poco. Questa cosa è una pugnalata per il turismo estero nostrano.
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