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Senigallia: la fiera di Sant’Agostino è “un affare in perdita”

Allarme Confartigianato, metà degli ambulanti "in rimessa": costi troppo elevati e pochi acquisti

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La Fiera di Sant'Agostino 2012 a Senigallia, via Portici Ercolani

Per oltre la metà degli espositori la Fiera di Sant’Agostino 2012 è da dimenticare. Un affare in perdita, perché tra costi e tasse sono riusciti a malapena a rifarsi delle spese di partecipazione.

Lo segnala la Confartigianato di Senigallia, a seguito di un sondaggio effettuato tra oltre 150 ambulanti che hanno preso parte alla Fiera cittadina. “Di questi – dichiara Giacomo Cicconi Massi Segretario della Confartigianato di Senigallia – oltre la metà ci ha riferito di una quasi certa chiusura in perdita. Unica eccezione: le bancarelle del settore alimentare che hanno tenuto, anzi in alcuni casi hanno incrementato i propri ricavi“.
Troppo elevati i costi. Tra vitto, alloggio e tasse per il posteggio la metà degli espositori non è riuscita a pareggiare entrate e uscite. Nonostante il tempo ideale e il clima estivo che ha contribuito a richiamare molti visitatori a passeggiare tra i banchi della Fiera, l’incasso – alla resa dei conti – non basta a compensare le spese.

Immaginavamo che sarebbe finita così – continua il segretario della Confartigianato di Senigallia Cicconi Massi –. Avevamo previsto che gli operatori si sarebbero trovati in difficoltà per costi e tasse, fattori peraltro non interamente riconducibili al Comune“.

Confartigianato, a tutela dei propri associati, aveva chiesto e ottenuto una riduzione della tariffa del posteggio che purtroppo si è dimostrata non sufficiente. “Chiediamo pertanto al Comune di Senigallia di venire incontro alle difficoltà degli ambulanti, di rivedere il tariffario per l’anno 2013 e di eliminare la mezza giornata di Fiera del 27 solitamente poco remunerativa per gli operatori” queste le richieste della Confartigianato.

Non intendiamo fare ‘cattiva pubblicità’ – assicura il segretario Giacomo Cicconi Massi – apprezziamo la collaborazione del Comune e per questo chiediamo uno sforzo in più a tutela delle imprese che rimangono pur sempre il punto da cui partire per la ripresa economica“.

Commenti
Ci sono 7 commenti
Galuco Glaucoma 2012-08-30 17:44:24
Ieri sono andato alla fiera (di sera) ed ho notato che ci sono sempre di più bancarelle di "cibo"... che ci sono sempre meno persone che vanno alla fiera...e che TUTTI i commercianti (3 nel mio caso) dove ho acquistato piccoli oggetti, mi hanno rilasciato regolare scontrino!! Io non credo che il rimedio per combattere il "disavanzo" dei commercianti sia quello di abbassare i "costi" comunali ..credo sia ora di rendere più "appetibile" la fiera ....a d oggi ci sono solo bancarelle di cibo e solite bancarelle che si vedono tutti i giovedì al mercato...ok lì possiamo fare ben poco..ma organizzare piccoli eventi (compatibili con il sonno della signora che vuole dormire senza confusione hi hi)che portano persone in città non sarebbe male no? una volta (per 1 edizione) fu fatta una sorta di competizione tra battane..perchè non rifarla?? magari attira un po di gente no? anche piccoli eventi sparsi per la città ...per lo meno portiamo gente che poi una volta lì un calzetto..una calamita per il frigo ...ecc ecc ci scappa sempre!! no?
O. Manni
Paul Manoni 2012-08-30 20:06:01
A me pare, e dico, PARE, che il problemino sia che in giro "'n c'è più 'n boch!"...Magari è questo il problema, e non tanto la Fiera in se, la sua organizzazione anche economica, o chissà che cosa. La soluzione non è scontare le tariffe agli imprenditori privati delle bancarelle, ma RIMETTERE PIU' SOLDI IN TASCA AI CITTADINI CHE COMPRANO. Il resto, ovvero un ritorno anche per coloro che gestiscono le bancarelle, è solo una conseguenza.
bvg 2012-08-30 20:58:51
Complimenti, sindaco di Senigallia, per non far niente contro ambulanti dei prodotti contraffatti e vendita in nero sulla spiaggia!!!
mike bravo 2012-08-31 07:30:24
Cari signori tiriamo fuori tutti problemi per forza ancorchè reali e degni di attenzione.
cosa ne pensate se vi dico che la fiera aveva ragione di essere quando non ci si spostava ,quando non c'era internet.
oggi scrivo finestra e ne trovo a bizzeffe,guardo materassi,tutto di piu.e vero i soldi sono pochi e molti siamo costretti a non fare atupidaggini perchè non ne possiamo fare.sull'intervento dei taroccati e vero ma sono sempre pieni.io se posso suggerire penserei ad un angolo di nicchia dove veramente trovare prodotti italiani prima di tutto,di artigianato di qualità dove trovare un pezzo ma veramente valido e arricchirci la casa ,in giro per l'italia ce ne sono tanti .per tornare alla fiera di oggi scusate alle dieci ho trovato diverse mancarelle gia chiuse allora tu non vuoi lavorare ,o aspetti che ti lasci i soldi e vado. in ogni lavoro ci deve anche essere passione e voglia di farlo e bene.
tunisia 2012-08-31 11:10:48
povera italia parlate parlate ma niente concreto tutto fumo niente a rrrrrr.
Galuco Glaucoma 2012-08-31 13:40:30
a tunesì :) :) qui si parla...nei blog si pala e basta!! come in tunisia si dorme fuma e basta :) :)
nina 2012-08-31 14:53:10
Come si puo fare grande spese?? In Italia si lavora per un pane imburrato!!!! Il costo della vita non e addattato nelle page!!!! I stipendi sono poci rispetto all' estero!!
In Baviera si guadagna il doppio, invece la vita costa meno rispetto qua!!!
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