Rinvenuti due ordigni bellici alla Mandriola di Senigallia
Dagli scavi per terza corsia A14 e complanare emergono due proiettili di un carro armato tedesco inesplosi
Erano stati rinvenuti circa due settimane fa i due ordigni bellici calibro 88 millimetri risalenti alla seconda Guerra mondiale, durante gli scavi alla Mandriola per la realizzazione di complanare e terza corsia dell’A14. E martedì mattina, 28 agosto, sono stati fatti brillare in una zona isolata a Casine di Ostra.
L’intervento degli artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (Bologna) ha permesso lo svolgimento delle operazioni in piena sicurezza, in collaborazione con Polizia di Stato: l’alternativa al trasporto, per alcuni chilometri fuori da Senigallia, era che i due proiettili di artiglieria pesante tedeschi venissero interrati e fatti esplodere, scelta che avrebbe comportato l’evacuazione di tutta la zona residenziale in cui si stanno effettuando i lavori di ampliamento autostradale.
Dopo un summit in Commissariato a Senigallia e ll’informativa alla Prefettura di Ancona, è stato scelto di percorrere la prima strada, per cui i due ordigni dall’alto carico esplosivo – sorvegliati in questi giorni perché nessuno se ne impossessasse – sono stati portati a circa 12 chilometri dal ritrovamento, interrati e fatti brillare.
Già in passato erano stati fatti saltare altri ordigni al Cesano e via Cupetta, in via Mattei e Montignano. Tutti ricordi della seconda Guerra Mondiale, rinvenuti dopo oltre 60 anni solo in seguito ad interventi di riqualificazione, ristrutturazione e scavi.
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