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La rassegna “Ventimilarighesottoimari in giallo” di Senigallia fa il boom di presenze

Quattro appuntamenti seguitissimi per l'evento letterale

Adriano Rosellini illustra la collezione di libri nella famosa "Camera Gialla" della Fondazione

Sono state quattro giornate di affollatissimi incontri quelle che hanno caratterizzato la prima edizione di “Ventimilarighesottoimari in giallo”, riscuotendo calorosi consensi da parte dei numerosi presenti sia nelle serate alla Rotonda a Mare che in occasione del ciclo di appuntamenti allestiti il tardo pomeriggio presso l”Angolo Giallo coordinato dalla libreria IoBook in via Flli Bandiera.


I numeri parlano da soli e descrivono un successo andato anche in questa occasione al di là di ogni più rosea previsione. Centinaia di richieste sono pervenute ad esempio per partecipare alle visite guidate organizzate dalla Fondazione Rosellini presso la sua Camera Gialla, al punto che si è registrato il tutto esaurito e di conseguenza, purtroppo, molti interessati non sono riusciti ad accedere. Per comprensibili motivi logistici, infatti, legati alle caratteristiche della struttura, dove sono raccolti tutti i libri gialli pubblicati in lingua italiana, la necessità di una prenotazione ha limitato necessariamente il gruppo degli accessi guidati a una cinquantina di persone per ciascuna delle quattro serate (una dozzina per ogni turno di visita nelle ore serali a disposizione).

Va inoltre sottolineato con piacere che in tanti – 500 persone circa – hanno partecipato anche alle proiezioni sulla banchina del molo di levante di capolavori del cinema giallo e noir, che sono stati proposti nelle giornate antecedenti al festival vero e proprio.
Molte sono le immagini di questa prima edizione che restano nella memoria: il racconto di Loriano Macchiavelli, decano dei giallisti italiani, che ha ricordato come il suo personaggio principale, quel sergente Sarti Antonio strettamente legato alle vie di Bologna, compirà tra breve gli stessi anni di vita “letteraria” del celebre commissario Maigret, annunciando al contempo la sua intenzione di superarlo; e poi lo svedese Arne Dahl, che ci ha regalato nei suoi romanzi gialli la visione di una Stoccolma ben diversa da quella a cui siamo abituati a pensare, fatta di paura, disagio e violenza; lo splendido omaggio recato alla nostra città da Maurizio De Giovanni, forse attualmente il più acclamato scrittore del genere, che ha letto in anteprima l”incipit del prossimo romanzo – “Vipera”, in uscita a novembre – del suo commissario Ricciardi; la conversazione con Alberto Sironi e Cesare Bocci, rispettivamente regista e uno dei principali protagonisti della serie TV legata a Montalbano, che vedrà uscire in primavera i prossimi telefilm inediti, attualmente in fase di montaggio; e da ultimo l”interessante tavola rotonda sul ventennale di Mani Pulite, svolta mantenendo sullo sfondo la valigetta della legalità da cui ebbe inizio l”inchiesta di Mario Chiesa e quindi Tangentopoli, al punto che, come il giornalista Marco Damilano ha debitamente sottolineato nel corso della serata, essa rappresenta un reperto fondamentale della storia italiana.

Al di là dell”importanza culturale del festival, la presenza di tanti ospiti così importanti ha rappresentato anche una preziosa opportunità promozionale per la nostra città. In particolare, lo svedese Arne Dahl, uno più importanti giallisti europei, mai aveva visitato questa parte d”Italia ed è rimasto sinceramente colpito dalla sua bellezza, mentre il regista del Montalbano televisivo, Alberto Sironi, è stato conquistato dagli spazi urbani di Senigallia, non escludendo la possibilità di sfruttare il set naturale della nostra città per allestirvi in futuro qualche film per la televisione.

“Siamo davvero felici per lo straordinario successo di questa manifestazione – ha dichiarato il Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi – e ringrazio di cuore tutti coloro che ci hanno lavorato. Questa rassegna contiene in sé molte delle caratteristiche su cui abitualmente puntiamo: la sobrietà, innanzi tutto; un carattere culturale fondato sull”ascolto di storie e autori di un genere estremamente popolare, come quello della letteratura gialla, dei costi molto contenuti, quanto mai importanti in questo periodo di grande crisi; e infine la valorizzazione di un patrimonio culturale della nostra città davvero importante e che merita di essere scoperto, come quello della Fondazione Rosellini per letteratura popolare, che ringrazio in maniera particolare per la grande collaborazione prestata. Il consenso ottenuto – ha concluso Mangialardi – ci spinge a lavorare fin da subito per la prossima edizione di questo festival, che vogliamo pensare e realizzare ancora migliore”.

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