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Franco Scaloni: “è vero a Senigallia ci sono i fantasmi, ma degli alberi morti”

Il blogger: "i giardinieri del Comune con la loro incuria hanno ucciso delle piante"

Panzini Senigallia
Un albero ferito di via Giordano Bruno

Anche Senigallia ha i suoi fantasmi. Ora sappiamo che nei paraggi della Rotonda a Mare, luogo solitario ed inavvicinabile per antonomasia, si aggira il fantasma di una giovane donna bionda.


Ma a me è capitato di vederne altri. Anzi, so per certo che molti fantasmi infestano la zona del centro commerciale di Via Abbagnano, dove hanno persino lasciato messaggi scritti.
Si tratta dei Fantasmi degli Alberi Morti.

Su cartelli bianchi appesi ai cadaveri, hanno lasciato epitaffi (“siamo morti di sete”), semplici richieste di aiuto, ma anche strazianti implorazioni (“abbiamo sete”). Uno di loro ha firmato con il proprio nome (“Pasquino”) uno struggente appello in rima, una critica amara verso chi non si prende cura di loro, come invece dovrebbe (“vedrai molti dei miei fratelli morti / alberi bassi, alti, dritti e pure storti / … / dopo che ci ha piantato l’anno scorso il vivaista / l’acqua del Comune non l’abbiamo mai vista”).

E’ triste ammettere che queste piante, da quando sono state messe a dimora, di acqua hanno visto solo quella caduta dal cielo.
Ma è terribile sapere che alcune di loro, già assetate, hanno subito addirittura una morte violenta: torturate e uccise – con colpevole indifferenza – da chi è stato chiamato a tagliare l’erba a ridosso di esse. Senza alcuna protezione alla base del tronco, queste piante hanno subito ripetute ferite da parte del decespugliatore, tanto profonde da causare spesso l’asportazione completa della corteccia, condannandole così a sicura morte. Una morte assurda, banalmente evitabile applicando al tronco una protezione dal costo di qualche centesimo. Una morte peraltro ingiusta, perché causata dall’incuria dei giardinieri incaricati del Comune.

Chiudo con le parole del “fantasma Pasquino”, mai così giuste e profetiche: “il prossimo anno si farà una nuova piantagione / con nuove piante che pagherà pantalone / questo rito si ripete da parecchi anni / il vivaista ride e il cittadino paga i danni”.

 

da Franco Scaloni

Commenti
Solo un commento
pacchiò 2012-08-22 04:54:41
Questo succede da anni perchè si piantano gli arbusti a maggio/giugno all'inizio dell'arsura. Se fosse accaduto all'estero tutta la dirigenza dell'ufficio ambiente a cominciare dall'assessore di riferimento sarebbe stata costretta a rassegnare le dimissioni. Qui a casa nostra invece è sempre tutto regolare! Avanti a gonfie vele con danni, scandali, imbrogli!
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