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Festa di fine Ramadan a Senigallia con spinte e insulti: in 400 sotto al SenBhotel

Canti e preghiere, ma anche disagi per i condomini, autorizzati dal Comune su un'area privata

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Preghiere al SenBhotel di Senigallia per la fine del Ramadan

Anche a Senigallia si è tenuta la festa per la fine del Ramadan, il mese di digiuno e purificazione che coinvolge tutti i credenti di fede islamica. Per la fine di questo mese la città ha visto svolgersi due incontri di preghiera e festa. Ma nel primo di essi, previsto per le nove di domenica mattina 19 agosto, alcuni momenti di tensione hanno caratterizzato lo svolgersi delle preghiere, tanto da dover chiamare Carabinieri e Polizia per sedare qualche animo burrascoso.

Nell’area esterna del Centro di Aggregazione GiovanileFalcone e Borsellino” la festa, presenziata anche dal Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, si è svolta – domenica pomeriggio, alle 19 – senza problemi di alcun tipo.

Nelle gallerie sotto il notoSenBhotel, invece, all’incrocio tra viale Bonopera, via Poerio e viale IV Novembre, vi sono stati spintoni, insulti e qualche attimo di tensione prima che la situazione tornasse alla normalità, senza l’intervento delle forze dell’ordine, chiamate per altri motivi.

I fatti. Tra le sei e le sette di domenica mattina, 19 agosto, sono iniziati i preparativi per il raduno che avrebbe portato diversi fedeli islamici a pregare unitamente per la fine del mese di digiuno.
All’arrivo di circa 400 persone si sono creati rallentamenti e intasamenti per quanto riguarda il traffico, rumori di macchine e persone: sono stati stesi tappeti sulla pavimentazione (dato che le preghiere si svolgono a piedi nudi e in ginocchio) e montate delle casse acustiche per l’amplificazione della voce dell’Imam. Al termine dei preparativi, tra le 8 e le 8:30, sono dunque iniziate le preghiere con i tradizionali canti.

Preparativi al SenBhotel di Senigallia per la festa di fine RamadanPreghiere al SenBhotel di Senigallia per la festa di fine RamadanPreghiere al SenBhotel di Senigallia per la festa di fine Ramadan

Canti e preghiere hanno svegliato i condomini, non informati della manifestazione, che si sono ritrovati centinaia di persone sotto casa fino a bloccare alcuni accessi e alcune uscite del palazzo, motivo per cui hanno chiamato Polizia e Carabinieri, immediatamente intervenuti per vagliare la situazione di cui non erano stati informati dall’ente comunale.
Momenti di disagio si sono manifestati quando i residenti dello stabile, non potendo uscire dalle scale e non riuscendo ad aprirsi alcun varco tra i fedeli, si sono dovuti arrangiare passando dalle cantine.

Ma qualcuno non ha gradito il “blocco” e il disagio è sfociato in litigio vero e proprio: intorno alle 8 circa un condomino è sceso visibilmente alterato cercando di liberare lo spazio delle gallerie a fianco della strada. Vi sono state spinte tra l’uomo e i manifestanti e momento di nervosismo poi rientrati senza che la situazione degenerasse. Infine i fedeli, carte autorizzative alla mano, hanno intorno alle 8:30 terminato la preghiera e la festa augurandosi “Eid Mubarak“, frase comunemente usata nel senso di “buona festa“.

Uno degli organizzatori, Shalim, ci spiega che la preghiera era stata prevista per un orario che non desse fastidio ai residenti e che permettesse ai fedeli di arrivare dai diversi paesi limitrofi e dalle Marche in generale senza problemi. Dopo pochi minuti dall’inizio, avvenuto intorno alle 8, sarebbe sceso il condomino infuriato respinto indietro perché non interrompesse il momento di festa e preghiera che per i musulmani ha un enorme valore religioso e sociale.
La preparazione è iniziata anche prima ma senza far rumore” afferma Shalim che però ammette come l’arrivo dei fedeli abbia potuto creare un po’ di trambusto, ma per questioni più legate al traffico che al volume delle preghiere.

Le gallerie al SenBhotel di Senigallia viste da viale IV NovembreLe gallerie al SenBhotel di SenigalliaCartello al SenBhotel di Senigallia per la festa di fine Ramadan

Netta la posizione dell’ente comunale: il Sindaco Mangialardi ha fatto sapere di aver permesso lo svolgimento della manifestazione che non aveva alcun motivo perché non venisse autorizzata. Per quanto riguarda i disagi ha affermato che magari con un po’ di pazienza si sarebbero potuti risolvere senza ricorrere a spinte ed insulti.

Resta però il fatto che il luogo “adibito” a moschea non era propriamente adatto: la comunità di fedeli (anche se molti venivano da fuori) ha sede in un locale nella galleria sotto al rinomato hotel – un’area privata, come si legge nel contratto, vincolata al pubblico transito – e sapendo che i numerosi fedeli non avrebbero potuto esser ospitati all’interno, gli organizzatori hanno fatto richiesta autorizzativa (datata 8 agosto) al Comune tramite il consigliere straniero aggiunto Bhuiyan Shamsuddin.

Autorizzazione per una manifestazione che non prevedeva l’occupazione di suolo pubblico (come invece è stato) ma solo assembramento di più persone, secondo il responsabile comunale Maurizio Marcantognini e la referente Sabrina Olivi; motivo per cui era stata dunque girata la richiesta alla polizia municipale, allertata solo per motivi di ordine pubblico.

Commenti
Ci sono 13 commenti
gianni 2012-08-21 16:35:54
Un sindaco più (...omissis...) di questo non s'era mai visto a Senigallia!!
otis 69 2012-08-21 18:56:10
sotto al sembhotel per pregare ma si puo!!!!! con tutte le palestre che ci sono e se c'era un emergenza tipo 118 dove passava la barella sopra i "sacri tappeti",magari gli infermieri si dovevano pure togliere le scarpe!!!!!
EdHuNTeR
Adam 2012-08-21 20:53:20
Naturalmente qui non stiamo parlando solo di un'altro popolo (in continuo aumento nella nostra città), ma anche di una religione, premetto che non sono una persona che accoglie a braccia aperte tutto e tutti sopratutto in questo periodo di grande incertezze e rabbia verso quelle persone che dovrebbero cambiare le cose ma si ostinano a ragionare come 40 anni, qui si parlà di dignità, sia per loro che per noi, invece di prendere un maxi ingresso di appartamenti dottori e negozi vicino ad una strada che è un'arteria principale della viabilità nazionale,non era meglio magari ospitarli in posti più sicuri con ampi parcheggi, come per esempio il palazzetto in via capanna, la palestra dell'IPSIA o perchè nell'erba allo stadio? Non so è solo una mia idea ma sembra che chi organizza queste cose da una parte vuol fare bella figura per una sua elevata cultura mentale, però nel momento del da farsi ho come l'impressione che ci facciano apposta a mettere a disagio noi cittadini e loro ospiti della nostra non so forse per portare la comunità ad un livello di esasperazione già programmata, ma sicuramente mi sbaglio, nota personale su Senigallia ho lavorato e visto comuni limitrofi prima di CERCARE di mettere le mie radici nella mia città natale, e devo dire che come SENIGALLIA c'è solo SENIGALLIA, mio dio sembra sotto incantesimo...scusate buona serata e che la truffa continui.
Francesco 2012-08-21 22:58:19
Rispetto le tradizioni loro.. a casa loro!! Provate a fare una messa cattolica in un loro condominio (loro paese) bene che vi va vi sparano.. male vi danno fuoco vivi e questi son fatti reali... non sono razzista ma loro quì hanno più diritti di noi. Non faccio di tutta un erba un fascio ma molti di loro pretendono di esercitare le loro culture e tradizioni (religiose e non) fregandosene dei regolamenti in vigore in Italia arrogandosi il loro diritto. Noi italiani ormai non contiamo più nulla e Mangialardi... Mangialardi... si commenta da solo e purtroppo l'ho pure votato.
Ho visto attività di alimentari aperte da loro senza il minimo rispetto dei parametri imposti dalle USL, banchi di carne fresca non refrigerati con a fianco una sedia dove tagliavano i capelli e via dicendo e nessuno si è mai azzardato a far rispettare le leggi.. a me in azienda se cade una buccia di banana nel bidone sbagliato mi fanno il sedere a strisce.
Sono i benvenuti in Italia, paese dove VIGONO e devo essere RISPETTATE le NOSTRE regole, non le loro. Non gli piacciono? Non li ho invitati io, ma a casa mia le regole le detto io e a casa loro le regole le dettano loro e ci mancherebbe, noi italiani siamo migrati all'estero anni passati e chi di voi è stato in svizzera nel dopoguerra sa bene cosa vuol dire il rigore delle regole, se le rispettavi eri rispettato, se non le rispettavi facevano leva al datore di lavoro per rimandare l'insubordinato in Italia.
Se fosse accaduto a me, sotto casa MIA alle 7 del mattino quando io passo a rompermi la schiena in azienda giorno e notte per sopravvivere, di certo non avrei reagito diversamente da quell'inquilino che si è trovato un sistema di amplificazione e accesso di casa bloccata all'interno della sua casa.
Riflettete... la multiculturalità e l'integrazione è utopia, noi abbiamo la nostra cultura e loro la loro, e sono i primi a non voler cedere alla "modifica" o "rettifica" delle stesse.
Ghe 2012-08-22 00:15:58
pregare sotto al sembhotel si può!
dov'è scritto che è proprietà privata ?
poi meglio loro che pregano rispetto ai motociclisti del summer jamboree, gli ubriachi del fine settimana , ecc ecc.
Riguardo alle emergenze , quando passa un'ambulanza, loro lasciano passare sempre, a differenza di noi italiani che il rispetto per le ambulanze (in sirena o non ) non lo abbiamo per niente, soprattutto in entrata e in uscita dall'ospedale, quindi ....
SU MOLTI LATI LORO SON MOLTO PIU' CIVILI DI NOI ......
O. Manni
Paul Manoni 2012-08-22 07:00:57
Non ho mai criticato i megaraduni confessionali completamente autofinanziati, siano essi cattolici, dei testimoni di Geova o musulmani. Il mio punto di vista è molto semplice: i cittadini sono uguali di fronte alla legge indipendentemente dalle loro convinzioni in materia di fede, e le religioni devono essere considerate organizzazioni private che si devono mantenere con i propri mezzi, esattamente come tutte le altre organizzazioni private. In questo caso non mi risulta che le istituzioni abbiano concesso loro un qualche tipo di finanziamnto, come invece accade abbondantemente per altre confessioni religiose. Quindi non vedo il perchè si debbano imporre delle limitazioni alla "libertà di culto" (diritto umano) nel caso in questione, attraverso il richiamo a ridicoli identitarismi del "Noi VS Loro". Chi usa simili argomentazioni, non si rende conto che fare l'equiparazione tra due diverse culture, nei loro rispettivi e diversi paesi, ovvero dire "...Si ma da loro, se lo facessimo noi...", significa proprio scendere sul loro stesso piano. Prendere il loro peggio, come la mancanza di libertà di culto nei loro paesi, e volerli imitare...Farne un modello! Io penso che le società europee ed occiedentali, abbiano dimostrato di esssere delle società civili, non laiche in modo del tutto compiuto ma abbastanza aperte, in questi ultimi secoli. Traguardi di civiltà conquistati, che altre culture devono ancora raggiungere purtroppo. Mettersi sul loro stesso piano o sul piano di come (non)vengono riconosciuti i diritti nei loro paesi, significa FARE NOI UN BEL PASSO INDIETRO.
Ovvio che la scelta del luogo dove poter svolgere la chiusura del mese del Ramadan in questo caso, è stata pessima, e si poteva sicuramente concedere ai fedeli mussulmani, uno spazio migliore e più adeguato. Ciò che non riesco a spiegarmi, è come non lo abbiano cercato gli stessi fedeli islamici questo spazio. Insomma, non è che ci voglia un granchè di impegno per chiedere al comune, uno spazio come quelli elencati da Adam poco sopra, sia esso un palazzetto o una palestra.
Mah...Le religioni o i religiosi...Vai un pò a capirli!!
rossi pino 2012-08-22 08:04:11
nello svolgere la mansione di sindaco, come tante altre cariche pubbliche, si rischia sempre di non accontentare tutti, ma il nostro e molti della sua giunta si impegnano affinchè ciò avvenga. ricordiamoci la sua amministrazione quando entreremo in cabina elettorale.
tarcisio torreggiani 2012-08-22 12:49:55
L'accaduto mi offre l'occasione per rimarcare che se è vero che le religioni sono un fatto personale è anche vero che le nostre girnaliste che fanno servizi da Paesi muslmani si debbono mettere il velo, mentre noi non pretendoamo che da noi se lo tolgano.

Rispetto tutte le religioni e giudico positivamente i nostri immani sforzi per la loro integrazione, ma loro si vogliono integrare? a mio avviso NO! se non riescono a condividere e capire il concetto di laicità dello Stato come fanno a capire il nostro modo di essere.
Se la loro legge fondamentale dello Stato è il Corano, perché, per paradosso, la nostra legge fondamentale non dovrebbe essere la Bibbia? IO SONO PER LA COSTITUZIONE.
O. Manni
Paul Manoni 2012-08-22 13:39:37
Tarcisio, il problema è che la Laicità dello Stato in Italia è appena percepita dai cittadini (vai a dirlo alle lobby tipo CL o similari che la religione è un fatto privato!), scabrosamente interpretata dai nostri politici, e dolosamente ingorata dai rappresentanti religiosi nostrani. Questa situazione è causata soprattutto dalla stessa COSTITUZIONE (Art. 7), la quale, se è innegabile che sancisse la "separazione tra Stato&Chiesa", è anche vero che ne regola i rapporti privilegiati attraverso il Concordato firmato da Mussolini e modificato da Craxi nel 1984. E' un pò come se la nostra Costituzione, unica nel suo caso, dicesse che per lo Stato tutte le religioni sono uguali, ma quella Cattolica "è più uguale delle altre". Alla Orwell insomma. Tenuto presente che il Concordato non è nemmeno abrogabile con un Referendum, visto lo zampino che ci ha messo la Corte Costituzionale nel 1978, non c'è verso di cambiare la situazione, se non una modifica della Costituzione in Parlamento...Eventualità sostanzialmente ridicola, visto la classe politica succube della Chiesa che abbiamo in Italia. Se è quindi vero che il Principio di Laicità interpretato in modo SANO e non MALATO come ora, permetterebbe una tutela di TUTTE le religioni e di tutti i fedeli, è bene dire che il suddetto Principio, nei paesi islamici, che non hanno ancora avuto un loro Illuminismo, una loro Rivoluzione Francese, o una loro Rivoluzione industriale, non è nemmeno riconosciuto o semplicemente contemplato. La questione centrale per una più favorevole integrazione di coloro provengono da paesi islamici, diventa quindi la vigilanza attenta da parte di tutti, su quei riti, quelle pratiche, e quei fenomeni propriamente appartenenti alla religione, che i fedeli reclamano e che lo Stato laico è disposto a concedere loro come "eccezione" alla legge civile sulla base del riconsocimento della "libertà di culto" garantita a livello individuale. Per esempio, il velo integrale islamico concesso come "libertà di culto", a mio avviso sarebbe da vietare categoricamente in quanto viola palesemente il Principio di Uguaglianza costituzionale...Uguaglianza tra uomo e donna, per intendersi. Ma questa è solo un esempio come "punta dell'iceberg". I Sikh per esempio possono circolare con il loro "pugnale sacro" (una spada praticamente!) per riconoscimento di una "libertà di culto". I Rastafariani potrebbero circolare con un quantitativo di marijuana superiore rispetto alla legge, per lo stesso motivo. Ecc, ecc. Tutto questo genere di "eccezioni" alla legge, che magari per noi sono assurde, vengono concesse proprio per una questione di "parità di trattamento" dello Stato nei confronti dei fedeli di diverse religioni. Lo Stato infatti non può permettersi di riconoscere libertà di culto ad alcuni fedeli di una religione (quella Cattolica), e non riconoscerne ai fedeli delle altre. Subentrerebbe proprio quella violazione del Principio di Uguaglianza dei cittadini della Costituzione. Infine ti dirò una cosa...Prima di proporre o vagamente pensare ad una nostra legge basata sulla Bibbia, ti invito a leggerla (!). Sono certo che cmabieresti subito idea entro i primi tre capitoli. Con simpatia. ;)
ted 2012-08-22 15:22:03
E' incredibile! Vorrei dire a qualcuno "aperto" di mentalità cosa farebbe se all'uscio di casa si dovessere trovare 400 musulmani che gli impediscono di uscire.
No. Non ci siamo. L'attuale amministrazione di Senigallia è la peggiore delle ultime decadi. Di ogni problema, semplicemente se ne lava le mani affrontandolo con molta superficialità e demagogia.
Lo si vede anche nei pargheggi. E' diventato un incubo parcheggiare. Vedo anziani, massaie letteralmente presi d'assalto.Il buonismo non porta a nulla ma crea soltanto problemi....ci ricorderemo alle prossime elezioni!
Katia 2012-08-22 15:24:17
Ma si può pregare sotto il sembro tel. E colpa del sindaco che gli a dato il promesso
Katia 2012-08-22 15:25:59
Ma si può Pregare sotto un albergo? Ma la colpa e del sindaco che gli a dato il permesso
Ñáñolo 2012-08-22 16:16:53
Katia, per il successivi commento suggerisco:
1) Ma si può pregare sotto un'albergo? Ma la colpa è del sindaco che gli ha dato il permesso.
ATTENZIONE!
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