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Senigallia: iscrizioni ancora aperte per il Giro nell’Appennino maceratese

La partenza in autobus è prevista per le ore 8 di domenica 26 agosto

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escursione

Sono ancora disponibili alcuni posti per l’escursione di domenica 26 agosto Giro degli eremi minori dell’Appennino maceratese
Partenza ore 8.00 da parcheggio ex Pesa pubblica di Senigallia con pullman.


Quota euro 13
Pranzo (facoltativo da prenotare all’atto dell’iscrizione) presso il rifugio di Montelago (grigliata di maiale ed agnello, contorni di verdure gratinate. Vino della casa, acqua, caffé) euro 17
Sono disponibili tavoli all’aperto per pranzo al sacco.
Rientro ore 20.00 circa

Inizio escursione da Pioraco con visita alla chiesa della Madonna della Grotta (XV sec. La chiesetta dedicata alla Madonna della grotta, già Madonna della carceri, è parzialmente incastonata nella viva roccia. Conserva la statua della Madonna la cui festa ricorre ogni tre anni.), al ponte romano (I sec. a. C.) alla chiesa e al chiostro di San Francesco; costruita nel primo ventennio del sec. XIV, dedicata a S. Francesco, annessa all’adiacente convento francescano, conserva all’esterno linee romanico-gotiche con abside poligonale in pietra calcarea ed elegante finestra con bifora sopra il portale. Trasferta alla Grotta di San Bernardo da Quintavalle ( una grotta del Monte Crestaio, in cui trovò rifugio Beato Bernardo da Quintavalle, uno dei primi compagni di S.Francesco d’Assisi) presso Agolla di Sefro.

Nel pomeriggio rapida visita all’Eremo di Valpovera e cascatelle presso Gelagna Alta a Calcina, collocato lungo delle cascatelle e visibile solo esternamente.

Trasferta all’Eremo di Sant’Angelo in Profoglio, detto Eremo dei Santi. L’eremo fu costruito XII secolo (la parte più esterna dell’edificio è però ottocentesca); sorge sopra una grotta considerata sacra dall’epoca precristiana, ancora visitabile (vi si accede dalla chiesa). Ritornando sulla strada principale e attraversandola, si scende verso il fiume fino a un ponte di epoca romana, parte dell’antico percorso che collegava l’Umbria con Camerino e giungeva fino al mare Adriatico. Dopo pochi chilometri  presso la frazione di Fiume, a lato della strada, si trova un mulino ad acqua attivo fin dall’alto medioevo. In fondo al paese il Vecchio Mulino centro e simbolo del borgo. L’edificio è costruito su uno sperone di roccia a cavallo del torrente Sant’Angelo e conserva ancora le pale di quercia, le macine e gli ingranaggi originali, ancora funzionanti. Se c’è ancora tempo visita al Museo della nostra terra- della civiltà agricola e pastorale – di Pieve Torina situato in un ex convento agostiniano del cinquecento (1 €).

Percorso poco impegnativo.

 

da Confluenze

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