“A Senigallia c’è carenza di spiagge per cani, ma abbondanza di escrementi”
Lo sfogo di un lettore in una lettera aperta alla città per invitare i proprietari a tenere pulito
Riceviamo e pubblichiamo da un nostro lettore una lettera aperta alla città di Senigallia, anzi ai proprietari di cani che danno dimostrazione di scarso senso civico, lasciando gli escrementi dei loro animali domestici lì dove essi li depositano, sottraendosi al compito di raccoglierli e soprattutto alle sanzioni che sarebbero a loro carico. Una serie di segnalazioni di sporcizia e un invito ad una maggiore responsabilità da parte di chi sceglie di avere un cane.
Un pomeriggio a cavallo di Ferragosto, mi sono recato in centro storico a Senigallia per sbrigare un paio di commissioni. Parcheggio a lato della Chiesa del Portone sia per la disponibilità di posti liberi gratuiti e all’ombra, sia per la vicinanza.
Appena scendo dall’abitacolo fra le prime cose che vedo ci sono diverse decine di residui di escrementi canini sparsi su due metri di cordolo di marciapiede. Poco più avanti, sui giardinetti di Piazzale della Vittoria fra i ciuffi d’erba scorgo altre abbondanti defecazioni che a giudicare dallo stato, sono state deposte da giorni. Lungo Corso Matteotti almeno altri cinque avvistamenti sui marciapiedi e sulle piste ciclabili. Residui secchi, freschi e di varie dimensioni. Tra l’incrocio di Viale IV Novembre e Largo Puccini eccone un altro o un’altra, dipende da come si voglia chiamare.
Resta il fatto che sempre di “merda di cane” si tratta. Questa volta è abbondante (avrà pesato non meno di 3 etti), fresca e ben posizionata al centro del marciapiede di fronte all’Oviesse ma sull’altro lato del senso di marcia.
Scrivo questa lettera aperta alla città dunque perché da qualche anno a questa parte ogni mese, e ultimamente ogni settimana, ci sono articoli di lagne per la mancanza di spiagge adibite per l’accesso ai cani. E più di una volta ho letto con i miei occhi, gli stessi che hanno rilevato tali “reperti”, la seguente espressione: “Senigallia non ama i nostri amici cani”.
Io ritengo invece che li ama e pure troppo! Tanto da consentire l’abbandono delle loro defecazioni ovunque senza nemmeno sanzionare i loro proprietari/accompagnatori. Non credo infatti che quelle che ho trovato in soli 150 metri percorsi siano state multate altrimenti non sarebbero lì per essere schivate da pedoni e ciclisti.
da Piero Rossini
Consentire l'abbandono delle cacche non ha niente a che vedere con l'amore per i cani.
Basta chiedere che ci siano maggiori controlli, senza fare troppe lagne; anche a me da fastidio vedere le cacche in giro; è così difficile denunciare, giustamente, qualcosa senza scrivere stupidaggini?
Non ho capito poi Lorenzo Near che raccoglie quelle degli altri a mò di missionario poi gli dà fastidio una lettera aperta alla città come questa di denuncia (per il comune) e di invito (per le persone)
Visto poi che piace andare fuori tema: ho letto molte note e lamentele circa la mancata emissione di scontrini fiscali ma nessuna di esse conteneva una proposta volta ad elimnare i registratori di cassa.
I cani sono esseri viventi e come tali hanno il diritto di essere amati, nutriti, e assistiti in quelle che sono le loro necessità. Anche la pipì e la cacca sono una necessità.
E' chiaro però che devono esserci delle regole, ed in questo concordo pienamente sul discorso di raccogliere la cacca del proprio amico, sempre e ovunque. Ma per la pipì la cosa è un pò più complicata, come fai a raccoglierla mentre la fa??? Fare la pipì sul marciapiede o su un muretto, su un palo della luce o segnaletico, su un albero o in un ciuffetto d'erba a bordo strada non mi pare sinceramente una tragedia; non corrode ed evapora, al limite si nota perchè essendo bagnata vedi la chiazza più scura. Si potrebbe però evitare di farla fare sulle ruote delle auto o direttamente sui cancelli degli edifici, questo sarebbe giusto e rispettoso nei confronti dei residenti.
Alla fine comunque si deve ammettere che se ci fossero più spazi RISERVATI AI CANI, come vorrebbero tanti proprietari, tra cui io che ho un carlino meraviglioso, molte cose andrebbero a posto da sole. Quindi facciamo queste benedette aree solo per loro, dove possono sfogarsi liberamente senza ricevere sguardi meschini e parolacce da nessuno, con il divieto assoluto d'accesso per tutti coloro che non hanno animali, quindi fuori bambini, coppiette ed anziani; per una volta fuori tutti tranne loro!
Rispondete anche a questo se lo sapete fare!
E chi non riordina le toilette improvvisate del proprio cane non è molto diverso dagli altri cani che occupano, senza averne diritto, il posto auto riservato a me ed ai miei "colleghi" disabili. Per entrambi i casi è sempre questione di civiltà e di controlli carenti. La mancata distinzione, infine, tra cani, pesci rossi o tartarughe è una cosa totalmente gratuita che è consentito scrivere.
concludo dicendo che i cani vanno amati, rispettati, educati ma non imposti. chi non è in grado di fare questo è meglio che rinunci, per il benessere di tutti.
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