Coltivava marijuana sul terrazzo di casa dei genitori, un arresto a Senigallia
In carcere 29enne incensurato: aveva 11 piante e 1.500 euro frutto di spaccio
Un 29enne senigalliese, M.P., è stato arrestato nella mattinata di venerdì 17 agosto dai Carabinieri dopo essere stato pizzicato a coltivare marijuana sul terrazzo di casa dei genitori.
L’operazione, condotta dai militari della locale stazione dell’Arma, fa seguito ad attività di osservazione e info-investigative che hanno incastrato il giovane dedito all’illecita attività di coltivazione di 11 piante di marijuana.
Le piante, alte tra i 50 e gli 80 centimetri, sono state sequestrate così come 1,6 grammi di hashish, un bilancino di precisione, due coltelli adoperati per il taglio della droga, il cellophane per la confezione delle dosi, 4 cilum per fumare la sostanza stupefacente e 1.500,00 euro in contanti, frutto dell’attività di spaccio.
Immediatamente informata l’Autorità Giudiziaria dell’arresto, è stato disposto il trasporto al carcere di Ancona Montacuto per via della fiorente attività di spaccio che il 29enne di Senigallia aveva avviato sul terrazzo condominiale dell’abitazione dei genitori.
Questo episodio porta a 15 il numero degli arresti volti a stroncare il traffico di droga dall’inizio dell’anno, condotti dai soli Carabinieri della Compagnia di Senigallia guidata dal Capitano Marinaccio. Ed è proprio lo stesso Capitano ad affermare che le dimensioni dei traffici illeciti a Senigallia sono aumentate.
A preoccupare l’Arma non è solo questo ma anche il fatto che ormai non ci sono nemmeno più alcuni steccati educativi derivati dalla famiglia che nei tempi passati limitavano perlomeno la “produzione” di sostanze stupefacenti.
La legge in tal senso (Fini-Giovanardi), è una buffonata a tutti gli effetti...Tra quelle più ridicole che possano mai essere state partorite dai proibizionisti compulsivi che in campagna elettorale griano alla "sicurezza". Giusto per fare un piccolo esempio; Se il ragazzo veniva "beccato" mentre scendeva in strada a comprarsi la sua dose di marijuana dallo spacciatore, alimentando così il mercato delle MAFIE che si sono ormai comprate mezzo paese, se la sarebbe cavata con una segnalazione ed una semplice sanzione amministrativa. Siccome invece ha deciso di prodursi da solo, in casa, la droga che lui e pochissimi altri avrebbero consumato, allora la legge prevede che si faccia qualche anno di galera. Detto ciò, ditemi voi se non è lo stesso Stato che spinge i consumatori di sostanze stupefacenti, a rivolgersi al mercato clandestino delle criminalità organizzate. Ora non vorrei essere troppo puntiglioso, ma è l'ONU stessa attraverso un serio rapporto (Kofi Annan ed altri) che ha dichiarato il FALLIMENTO GLOBALE DEL PROIBIZIONISMO contro questa droga. Non è un caso se nonostante le leggi idiote, forcaiole e proibizioniste del nostro paese, risultiamo essere il paese più consumatore di droghe leggere di tutta l'Europa...Perfino dei paesi che hanno depenalizzato o legalizzato la sostanza!
E' nei container che arrivano nel porto di Gioia Tauro, che le forze dell'ordine dovrebbero andare a vedere, non sui terrazzi delle persone. LEGALIZZARE le sostanze stupefacenti, significa riprenderne il controllo...Così, non si ha nessun controllo sul fenomeno. Ficcatevelo in testa.
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