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Senigallia, troppe violazioni al codice della strada mentre si è in bicicletta

Mario Fiore chiede più responsabilità nell'utilizzo dei mezzi a due ruote: investire nell'educazione

Biciclette

In questo periodo, come ogni anno, è normale che si faccia ampio uso delle biciclette per gli spostamenti, sia per comodità sia per praticità, soprattutto per le tratte che riguardano il lungomare. A questo, però, si va a riscontrare anche un aumento di comportamenti stradali a rischio degli stessi utenti che ne usufruiscono.

Sono tanti i casi che, volontariamente o meno, provocano situazioni di disagio e che in alcuni casi possono mettere a repentaglio la sicurezza su strada, come ad esempio in Via Verdi dove ho potuto verificare che molti ciclisti vanno controsenso, ma questo è solo un esempio perchè innumerovoli sono i casi di violazione del codice stradale da parte di chi usa la bicicletta.

Fermo restando che l’impegno dell’amministrazione è quello di investire sempre più sull’uso delle bici, garantire piste appositamente dedicate alla circolazione e situazioni di sicurezza, ritengo sia sempre fondamentale, davanti a tutto, un’adeguata consapevolezza nell’uso di tali mezzi, che ricordiamo, fanno riferimento al codice della strada, nonché comportamenti opportuni degli utenti stessi.
E’ opportuno in questo investire su un’adeguata educazione.

Voglio in questo avanzare una proposta: ritengo ad esempio che potrebbe essere utile segnalare alcune delle regole basilari della circolazione su biciclette con appositi volantini da affiggere nei vari punti di distribuzione del bike sharing, negli stabilimenti balneari e nelle scuole, in modo, perlomeno, da incentivare e spingere ad una corretta educazione sotto questo ambito, ricordando anche le sanzioni a cui si andrebbe incontro qualora non si rispettasse tale codice.

L’amministrazione in questo si è sempre spesa molto (vedi mobility game), ogni iniziativa mirata a questo è opportuna e gli interventi da fare in questo ambito sarebbero ancora altri ma non facilmente fattibili visti i vincoli finanziari a cui è necessario far fronte.

La strada è usufruibile da tutti e proprio il rispetto a comportamenti corretti consente l’utilizzo della stessa in condizioni di utilità e sicurezza.

Ci vuole attenzione e consapevolezza anche nell’utilizzo della bicicletta.

Commenti
Ci sono 12 commenti
Rachele 2012-08-16 12:21:59
Per laprima volta nella mia vita sono d'accordo con Fiore: le bici vanno contromano, attraversano sulle strisce in sella alla bici, camminano in mezzo alla strada anche se hanno la pista ciclabile a fianco o comunque spazio, ti sbucano da tutte le parti e tu che non c'hai 100 occhi come devi fare?
marianna 2012-08-16 13:27:36
e che dire dei pedoni che nelle ciclabili, specie sul lungomare la fanno da padroni e se x caso ti parmetti di scampanellare ti mandano pure a quel paese??
piero 2012-08-16 13:29:06
no! la colpa al 50% è proprio vostra e della compagine amministrativa che celebri ogni volta, perchè la rete di piste ciclabili è pietosa e spessissimo incomprensibile, inoltre è mancata una campagna di sensibilizzazione dell'uso della bicicletta e delle strutture offerte. Poi non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca!
ghe 2012-08-16 14:02:21
quando è uscito l'anno scorso per la prima volta il cartello stradale all'inizio del cosrso 2 giugno che vieta la circolazione delle biciclette , chi vi vedo transitare in sella ? il ciuffo ribelle ! che esempio !
C'è bisogno di qualche lezione di educazione stradale e civica a tutti i cittadini, pedoni, cicilisti e automobilisti compresi !
gino 2012-08-16 15:27:39
A proposito di piste ciclabili, quella in Via Mercantini è molto pericolosa perchè di ciclabile non ha proprio nulla. Infatti non permette ddi transitare una bici a causa della sua limitata capienza.
andrea 2012-08-16 15:32:17
fai fare piste vere e non difendere strade o marciapiedi camuffati da piste ciclabili come sono oggi e vedrai che tutto migliorerà.
paolette latouche 2012-08-16 15:53:16
Da ciclista incallita devo ammettere che la colpa è condivisibile con tutte le persone che usufruiscono delle strade.Ci sono ciclisti "pirata" che te li trovi ovunque, controsenso,in mezzo alle strade etc.Ci sono pedoni che sembra che camminino mentre il loro apparato cerebrale è da un'altra parte.E che dire degli automobilisti, non vanno in controsenso(.....) ma certamente non sono dei più rispettosi anzi.....Quindi ognuno di noi si prenda le proprie responsabilità svegliamoci e rispettiamo per primi gli altri.
Andrea 2012-08-16 16:08:56
Scusate, ma da ciclista devo fare una piccola osservazione, premesso che secondo me la bicicletta è un mezzo di trasporto e come tale DEVE ripettare le regole ne più ne meno degli altri mezzi di trasporto, ma, io che vengo in bici da Cesano, passando per marina vecchia mi sono reso conto che, a marina vecchia, grazie alla nuova disposizione dei parcheggi che hanno ristretto la carreggiata, e la nuova geniale pista di, di cosa? al lato della strada hanno reso pericolosissimo transitare in bici lungomare, ringrazio da ciclista il genio che ha progettato tutto questo.
Federico 2012-08-16 18:40:06
concordo con paolette e con andrea. l'altro giorno su 200 m di lungomare a marina vecchia ho rischiato 2 volte di essere buttato in terra da persone che aprono lo sportello della macchina senza guardare...fortuna che c'ho i riflessi boni. speriamo che con la complanare il lungomare diventi a senso unico, cosi ci sgappa lo spazio pure per una bella ciclabile a marina vecchia.
Giacomo Mariani 2012-08-17 17:05:57
Più che altro a marina vecchia la pista ciclabile è stata fatta tra i cancelli delle case e le macchine parcheggiate sul lato monte, forse era il caso di fare quel genere di pista nel lato mare ...
ciclviaggiatore senigalliese 2012-08-18 14:43:19
E' evidente che in Italia l' uso "consapevole" della bicicletta è quantomeno sconosciuto.
Uso consapevole e civile favorito in ogni modo dalle amministrazioni dotando le città di strumenti e possibilità che qui (ed in particolare a Senigallia) sono semplicemente assenti.
Chi scrive è un assiduo cicloviaggiatore, che negli ultimi 15 anni, partendo da Senigallia ha girato mezza Europa in biciletta, apprezzando e conoscendo una cultura e un civiltà urbana sconosciuta ai nostri amministratori.
Di che parlo?
Di ciclabili vere, non dipinte per terra e assolutamente inutili ed estremamente pericolose, di rispetto degli altri utenti della strada nei confronti dei ciclisti,(lo sapete che in Germania la bici ha precedenza su tutto tranne alle ambulanze...)
Di segnaletiche chiare e non inventate (vedi il divieto fotocopiato per il corso...)
Di possibilità di percorrere i sensi unici in bici tranquillamente. (avrei diverse decine di foto da allegare, fra francia,germania, danimarca, austria svizzera ed anche alcune città d' italia dove viene regolarmente invitata la popolazione a usare la bici correttamente in questo modo)
Insomma, girando un pò si capisce quanto a senigallia si sia ridicoli....
(dimenticavo, se nel resto dell' europa un pedone si azzarda a mettere un piede nella ciclabile viene "stirato" senza pietà!! Farrrrradh!!!
Sono disponibile a incontrare personalmente Fiore o chiunque altro per discutere un pò di come funzionano le cose in europa.
O di invitarli ad aggregarsi con mè in un prossimo viaggio in bici. (ho in programma un Fredrichshafen-Norimberga prossimamente.

Saluti "pedalati"
gianni 2012-08-18 17:54:56
Le istituzioni non possono buttare delle "aree vaghe pubbliche" sperando semplicemente che ognuno sappia usarle nella maniera adeguata dalla sera alla mattina.
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