Il Torneo di tennis Senigallia Open è alle semifinali
Due big e due giovani promesse ancora in gara per il titolo
Bonelli contro Vecchi e Rubino contro Compagnucci: quattro stelle per il titolo della terza edizione del Senigallia Open Trofeo Bruer.
Nella galassia del Campo Centrale, martedì 14 alle ore 21.00, partiranno dritti e rovesci spaziali, battute e smash che pioveranno dall’atmosfera.
Due giovanissime meteore, Compagnucci e Vecchi, giunte nell’orbita dei pianeti Bonelli e Rubino, di certo non rischieranno la collisione.
Si perchè l’energia presente al loro interno verrà sicuramente utilizzata per effettuare un sorpasso sulla traiettoria più lunga: quella lunare.
Già forse è proprio la Luna che ha guidato in finale questi due giovani; e chissa che proprio la Luna infonda in loro la giusta ispirazione.
Ispirato! Perchè un giocatore di tennis è come un artista: si cala nel personaggio, entra in scena, e recita. Come un pittore, che usa il pennello ad arte, mischia i colori, osserva la sua tela, e dà il suo tocco, unico, ispirato, quello giusto.
Da un pianeta all’altro, dallo stato terreno a quello mentale: il tennista è un atleta a se, il tennis agonistico è uno sport a se, sembra facile ma non lo è.
“Fai questo, tira quest’altro, era meglio un diagonale, perchè non ha fatto la smorzata”, facile parlare.
L’agonista se non “sente il colpo sul braccio”, se non è ispirato, se è scarico, oppure troppo carico, non riesce ad esprimere il suo tennis.
Si, il suo tennis! Ma perchè quanti tennis ci sono? Tanti, tanto quanto le persone presenti sulla terra; perchè l’aspetto individuale-psicologico condiziona l’apprendimento, l’evoluzione, l’espressione tecnica del gioco.
Quindi, ad ognuno il suo tennis, meglio se per passione!
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