A Corinaldo una serata speciale del Festival organistico di Senigallia
Sabato 11 agosto il concerto del grande flautista John Hackett, accompagnato da Marco Lo Muscio
Sabato 11 Agosto, alle 21.15, John Hackett sarà con il suo flauto verticale, a Corinaldo nella chiesa di San Francesco insieme a Marco Lo Muscio per un concerto d’Organo che è una primizia assoluta nel genere musicale finora proposto.
John Hackett è uno dei pochi al mondo a suonare un flauto verticale. È noto per il suo suono distintivo nel mondo del flauto progressive rock e come solista classico. Flautista, chitarrista, cantante e compositore. Era il 1969, insieme al fratello Steve e ad Anthony Phillips, lavorava a From Genesis to Revelation e agli altri primi famosi album dei Genesis. Con Steve ha continuato il lavoro discografico e di concerti acustici che lo hanno portato in tour in tutto il Regno Unito, Stati Uniti, Giappone ed Europa. Ha inciso cinque album da solista: nel 2000 “Sketches of Satie” per flauto e chitarra di John & Steve Hackett è stato pubblicato dalla Camino Records e scelto da Nick Bailey di Classic FM come il suo album del mese. Il suo lavoro è continuato con la pubblicazione di “Velvet afternoon”, “Prelude to Summer” “Moonspinner”.
Il 2005 ha visto un cambio di direzione, John Hackett incide un album rock “Checking Out of London”, con testi di Nick Clabburn, valutato 5 stelle sulla rivista Record Collector. Nel corso degli anni John ha continuato a lavorare con il fratello nel Acoustic Trio di Steve Hackett con Roger King alle tastiere. Ultimamente collabora con il tastierista inglese Nick Magnus e con Marco Lo Muscio.
La Progressive Music del duo Lo Muscio – Hackett, rappresenta un nuovo modo di comporre e di far musica, forse inusuale per l’organo a canne, tuttavia considerato dalla critica internazionale efficace e convincente. Questo genere trova le sue origini in Inghilterra alla fine degli anni ’60 e rappresenta la progressione del rock dalle sue radici blues, di matrice americana, ad un livello maggiore di complessità e varietà compositiva, melodica, armonica e stilistica, anche mediante l’utilizzo di elementi provenienti da altre tradizioni musicali.
Il progressive ha come obiettivo di dare alla musica una finalità estetica propria delle opere d’arte. È per questo che si tratta di un genere colto, che richiama continuamente la musica classica e la musica jazz. Da questo movimento di musica contemporanea sono emerse, in passato, band come i Genesis, i Pink Floyd, i King Crimson, Keith Emerson, Rick Wakeman, per citare solo i più famosi.
Il Programma alterna brani di musica classica di Bach, Caccini e Langlais a brani più moderni provenienti dai Genesis, Steve Hackett solista, Rick Wakeman, Paolo Lazzeri, John Hackett e Marco Lo Muscio.
L’effetto finale sarà quello di non percepire alcuna differenza tra il repertorio Progressive e quello più classico, poiché la resa in versione acustica dei brani più Progressive porta alla sensazione di ascoltare vera e propria musica classica contemporanea.
Marco Lo Muscio è tra i più poliedrici musicisti della sua generazione: organista, pianista, compositore e collaboratore italiano di John e Steve Hackett (Genesis), ha al suo attivo più di 700 concerti tenuti in alcune delle cattedrali e sale da concerto più rinomate, dai College di Cambridge “e Oxford “alla “Cattedrale di Westminster”, dalla “Grande Sala della Filarmonica Shostakovic” di san pietroburgo alla “Glinka Capella”; di Mosca. Si è esibito in ogni paese europeo dell’est e dell’ovest e le musiche sono interpretate da alcuni dei più grnadi musicisti: Il suo l’ultimo CD è dedicato a Tolkien, “The Book of Bilbo and Gandalf” è nato in collaborazione con Pär Lindh, John e Steve Hackett.
Programma di Sabato 11 agosto 2012 Ore 21,15
CORINALDO, CHIESA SAN FRANCESCO
Organo Marco Lo muscio
Flauto Verticale John Hackett
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Preludio e fuga in fa BWV 534*
Giulio Caccini (1550-1618)
Preludio in fa “Ave Maria”
Rick Wakeman (1949)
Toccata in la “Jane Seymour”*
Steve Hackett (1950)
“Horizons”* – “Hairless Heart
Marco Lo Muscio (1971)
Vocalise N. 1 “To my mother” – Toccata sul nome AGBA “Angel’s Dance”*
Steve Hackett
“Hands of the Priestess” – “Second Chance”
Paolo Lazzeri (1953)
Toccata “Rieger”*
Marco Lo Muscio
Red Pedal Solo*
John Hackett (1955)
“Thoughts turn homeward”
Jean Langlais (1907-1991)
Dai Cinque pezzi per flauto ed organo: N. 1 – 2 – 5
Marco Lo Muscio
Bilbo’s Dream**
Visions from Minas Tirith – The White Tree:
Appearances of White Town – The White Tree – The Words of Gandalf
The Steward of Gondor – Dance of the Victory – Fanfare and Finale
* per solo Organo, ** per solo Flauto
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