Vacanze 2012, da SenigalliaNotizie.it un appello contro l’abbandono di cani
Un gesto incivile che mette repentaglio la vita degli animali e delle persone - Video
Da sempre Agosto per molti italiani è sinonimo di ferie, vacanze e mare. Spesso questo periodo coincide con una altro fenomeno per niente singolare: l’abbandono di animali, in particolare dei cani.
E se è vero che negli ultimi vent’anni la legislazione italiana ha varato norme sempre più severe contro la spregevole abitudine di disfarsi del “miglior amico dell’uomo” e che il fenomeno è in diminuzione (come confermano anche i dati elaborati dai responsabili dell’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali, è altrettanto certo che i numeri restano impressionanti. Nell’estate 2011 sono stati circa 95mila i cani abbandonati sulle strade delle vacanze e rinchiusi nei canili.
Secondo i dati raccolti da AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) nel trimestre luglio- settembre i cani abbandonati potrebbero essere il 30% in più rispetto gli altri mesi dell’anno. Queste cifre trovano riscontro anche con i dati riguardanti 100 canili monitorati, in cui l’aumento dei nuovi ingressi equivale al 20% e va a sommarsi in quanto fenomeno preoccupante, alla diminuzione delle adozioni.
Se non bastasse ricordare ancora una volta quanto questo gesto sia deprecabile dal punto di vista umano e quanto sia pericoloso anche per il prossimo ( i cani lasciati sulle strade spesso finiscono investiti dalle vetture causando incidenti che possono avere conseguenze anche gravi), è bene ricordare dal punto di vista legislativo a cosa può andare in contro chi decide di disfarsi del proprio animale.
Su questo tema è intervenuta la legge 189 del 2004, fondata sul principio giuridico, piuttosto innovativo, che vede negli animali dei veri e propri soggetti di tutela penalistica, non più solo meri oggetti di reato: gli animali divengono così, anche giuridicamente, esseri viventi autonomi, dotati di una propria sensibilità psicofisica. Con questa legge sono stati quindi inseriti nel codice penale degli articoli che prendono in considerazione proprio i comportamenti, penalmente rilevanti, tenuti verso gli animali. Tra questi, vi è l‘art. 727, che prevede che chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito le abitudini della cattività è punito con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.
Naturalemente non mancano anche le iniziative che cercano di debellare questo fenomeno e tutelare gli animali: chiunque avvisti un cane o un altro animale abbandonato lungo il ciglio della strada non esiti a chiamare il numero verde 800 253608 o il 1515 per lasciare la segnalazione agli operatori competenti.
//www.youtube.com/watch?v=LwtwmFMdhcs
a 5 metri(dove ci sono panchine e ci giocano i bambini)
per far fare i loro bisognini,mentre i gatti li sparpagliano nei giardini o orticelli dei vicini dove ovviamente lasciano quel che si trova,poi si lamentano della crudelta di chi,all'esasperazione,mette un boccone
avvelenato io direi a questi pseudo amanti degli animali
quando trovate il vostro animale morto fatevi un esamino
di coscienza anzi,fatevelo prima,potreste salvare il vostro animale
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