Protesta dei disabili, solidarietà da Maurizio Perini
"La famiglia prima di tutto, a settembre si approvi il fondo"
Mi sento di esprimere pubblicamente solidarietà al “Comitato della Famiglie con disabili” per la protesta che sta portando avanti. Lo feci già in sede consiliare e lo rifaccio adesso perché la loro è una battaglia apolitica di chi intende solo vedere riconosciuti degli elementari diritti.
L’approvazione del bilancioa dicembre e la scelta di tarar le risorse sull’esperienza del precedente dato statistico si sono rivelati ingiusti e chi ha sbagliato se ne dovrà assumere pubblicamente la responsabilità.
Il tema delle priorità da rivedere è sacrosanto: La famiglia prima di tutto; la famiglia con minori e con disabilità, con anziani e con malattie degenerative all’interno, al centro dell’azione amministrativa.
In tempi non sospetti chiesi a gran voce l’istituzione del Fondo per la Famiglia – come voce autonoma o inserita nel fondo di solidarietà – per far fronte in maniera celere e soprattutto elastica alle esigenze che riguardano i bisogni essenziali delle nostre famiglie.
Ora la mia proposta è in Commissione e spero che vi sia convergenza per approvarlo da subito nel primo consiglio comunale a settembre.
E mi riferisco al politicume mediocre che bercia per una buca per strada, che si strappa le vesti sui giornali per una trentina di ubriachi durante la notte bianca, che si infervora contro i (doverosi) comunicati della Scuola di Pace, andando a difendere chissà quale ideologia o spesa per le Freccie Tricolore, e molte altre sciocchezze che ad elencarle tutte si farebbe notte. Qui, in questo caso ben più importante, riguardante famiglie di ragazzi disabili lasciate letteralmente sole,inspiegabilmente sono tutti assenti, ammutoliti ed omertosi. Come sordi, ciechi e muti, sono diventati improvvisamente i, solitamente ingerenti, rappresentanti del clero locale. Loro si che si sono dimostrati degli ipocriti. Quotidianamente predicano di essere, "difensori della famiglia", "caritatevoli con i bisognosi" e "attenti ad alleviare le sofferenze del prossimo" e poi all'atto pratico, che è poi quelo che conta, dove sono??? Le eccezioni, sia tra i politici che tra le fila delle associazioni del territorio, fortunatamente ci sono e sono scese in piazza accanto a questi ragazzi ed alle loro famiglie, dimostrando FISICAMENTE la loro solidarietà. Ad ogni modo ha ragione Franco. La creazione di un aggiuntivo "fondo per la famiglia" ha senso e rilevanza, solo se prima viene ripristinato un servizio che veniva precedentemente fornito alle famiglie di disabili. Altrimenti rischia di diventare una ulteriore presa in giro nei confronti di questi ragazzi.
Il suo comunicato arriva molto dopo i fuochi e dimostra come certa politica cavalchi le situazioni solo per propria propaganda elettorale.
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