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Arvultùra replica a SEL Senigallia sui beni comuni

"La difesa dei beni comuni è un'affermazione che non si traduce in pratiche amministrative"

Acqua pubblica

Dopo la rispostaalla nostra lettera a SEL, da parte del consigliere Carlo Girolametti in nome dell’intero circolo Senigalliese – ad oggi non è seguito nessun altro comunicato – vorremmo fare alcune puntualizzazioni e trarre alcune conclusioni.

La mancanza del rispetto dell’esito referendario già argomentata nella precedente lettera, cosi come la sospensione nei mesi estivi dei servizi per i disabili con il licenziamento di otto lavoratori e la cassa integrazione per i cinquanta dipendenti della cooperativa H Muta – senza andare ulteriormente indietro nel tempo – denotano come “la difesa dei beni comuni su tutti i livelli” sia un’affermazione che non si traduce in pratiche amministrative, cioè non si concretizza nella realtà.

Lo stesso discorso è valido per la copertura di cinquanta lt d’acqua verso gli inadempienti. La garanzia di un bene comune come l’acqua – un diritto inalienabile – non può essere gestita come un atto di benevolenza da parte dell’Amministratore di turno, ma necessità di una formalità, di una dignità statutaria. La mancata applicazione di una mozione votata più di un anno fa, denota anche come i Comuni della provincia di Ancona – al di là dei mugugni propagandistici di qualcuno – non abbiano alcun controllo sulla Multiservizi S.p.A.

Troviamo priva di senso la richiesta di un confronto sull’operazione dell’accorpamento del C.I.R. 33 s.r.l. con la Multiservizi S.p.A. a votazione avvenuta. La partecipazione e la democrazia vorrebbero che le decisioni, prima di essere intraprese, fossero discusse con tutti quei soggetti politici sensibili. La stessa mozione che prevede l’accorpamento – a detta dello stesso Presidente del C.I.R. 33 presso l’assemblea pubblica tenutasi il 19 luglio a Jesi – è stata confezionata dalla segreteria provinciale del PD senza aver mai coinvolto alcun tipo di forza politica delle provincie interessate. Se non è subalternità questa …

Oltre a dissentire al processo di accorpamento del C.I.R. 33 con la Multiservizi S.p.A., troviamo inoltre di cattivo gusto che a Senigallia – sempre nella stessa mozione- si sia votato per l’apertura di centrali a biogas nel territorio di Jesi e Corinaldo senza che questi Comuni, direttamente interessati in quanto ospitanti, si siano espressi per primi.

V’informiamo che l’Autorità del Gas ed energia elettrica sta per predisporre la remunerazione del capitale investito sotto forma di riconoscimento degli oneri finanziari sui costi delle immobilizzazioni ed un ulteriore riconoscimento dell’onere fiscale. La Commissione Ambiente di Senigallia tragga pure con comodo le sue decisioni. Per quel tempo sicuramente avrà deciso di fare rispettare l’esito referendario!

Non entriamo nei tecnicismi delle alleanze e delle sudditanze, noi, rispetto alle elezioni politiche del 2013, abbiamo scelto di esserne completamente esterni. Riteniamo prioritario investire sul conflitto sociale e sulla sua organizzazione, invece di corteggiare Casini.

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