IDV Senigallia: tutti ‘ombrelloni chiusi’ per tutelare la specificità senigalliese
"Un appello al governo affinché si svegli e sostenga la proposta di legge che tutela le imprese balneari"
L’Italia dei valori ha presentato oggi alla Camera la proposta di legge per la tutela delle imprese balneari, alla vigilia della sciopero della categoria “Ombrelloni chiusi” che avrà luogo il 3 agosto in tutt’Italia, anche nella nostra città, e che vedrà sulle spiagge della costa Adriatica la chiusura degli ombrelloni, alle ore 11, per la durata di un quarto d’ora circa, con distribuzione di materiale informativo sulla protesta conto la Bolkestein.
La proposta di legge per la tutela delle imprese balneari, presentata dall’On. David Favia è stata oggetto della conferenza stampa tenutasi questa mattina (ndr 2 agosto) alla Camera dei Deputati da parte del presidente Idv Antonio Di Pietro e che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria, tra cui il presidente Sib Marche e Idv Senigallia Enzo Monachesi.
L’impegno di Idv Senigallia nel sostenere la manifestazione “Ombrelloni chiusi” di domani è un gesto simbolico e un appello al governo affinché si svegli e sostenga la proposta di legge dell’Italia dei valori, affrontando una questione, quella della Bolkestein, che si trascina da troppo tempo. Rivolgiamo un appello a tutti i partiti, soprattutto a chi dice che facciamo “propaganda” o “deriva”: passino anche loro dalle parole ai fatti e sostengano la nostra proposta di legge.
Né propaganda né deriva è l’azione di tutela dell’impresa balneare, eccellenza del nostro Paese. Come Italia dei Valori abbiamo più volte, sia negli Enti Locali sia in Parlamento, sollecitato il governo a svolgere il proprio ruolo in Europa per tutelare il settore balneare che è un importante fattore di sviluppo del prodotto interno lordo e accoglie centinaia di migliaia di lavoratori.
Questi sono i veri problemi da affrontare per il Paese, come ha sottolineato il presidente Idv Di Pietro, invece di parlare di alchimie tra sigle. Come sempre, ancora una volta, Idv passa dalle “parole ai fatti”.
C’è una intera categoria di lavoratori che rappresenta una parte di imprenditoria sana, abbandonata a se stessa dal governo attuale e da quello precedente.
Noi chiediamo che la direttiva Bolkestein non venga applicata al settore delle imprese balneari, che rischiano di essere spazzate via dall’arroganza delle grandi multinazionali e brand internazionali. E con la pericolosità di essere pasto della criminalità organizzata pronta a banchettare sulla “frittata pronta” che la direttiva Bolkestein le farà trovare a dispetto di un settore fiore all’occhiello dell’imprenditoria italiana e tenuto finora alla larga dalla criminalità grazie alle sue specificità come il contatto diretto tra azienda e titolare.
E’ inaccettabile che rappresentanti della comunità europea, durante gli innumerevoli incontri che Idv ha sostenuto per la questione, abbiano riferito chiaro e tondo che nessun rappresentante del governo italiano si è mai preso la briga di tutelare un settore sano, produttivo che rischia di essere cancellato per sempre.
E cosa mi dicono dei canoni di affitto che pesano il 5% del fatturato quando qualsiasi altra attività produttiva e commerciale paga canoni d'affitto che vanno ad incidere del 30/40% ?
E sullo Stato che incassa il 50% c.ca della cifra che dovrebbe incassare per le concessioni a causa di molti che non pagano nemmeno quel 5%?
Ma l'IDV sa della forte evasione fiscale che c'è in questo settore e dei contratti fasulli che vengono fatti ai ragazzi che lavorano come aiutanti?
Senza parole...
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!