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Londra 2012, il 27 luglio al via le Olimpiadi: intervista ad Andrea Bari, azzurro di volley

Il libero ostrense: "Ci sono 5-6 squadre che possono puntare ad una medaglia, anche l'Italia è tra queste"

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Tutta la grinta di Andrea Bari

Oramai ci siamo, venerdì 27 luglio iniziano ufficialmente i  Giochi Olimpici 2012. Gli atleti azzurri sono già sbarcati in quel di Londra portando con se le speranze di medaglia di tutta una nazione. Tra questi, ci sono due rappresentanti di Ostra e Senigallia: Emanuele Birarellie Andrea Bari, entrambi ‘stelle’ indiscusse del Trentino Volley. Le speranze olimpiche della nazionale italiana maschile di pallavolo passano anche tra le loro mani.

Dopo Birarelli, SenigalliaNotizie.it ha intervistato Andrea Bari, uno dei liberi più forti nel panorama mondiale pallavolistico, per sapere quali sono le speranze e il potenziale di questa nazionale.

Partiamo dall’inizio:come è iniziata la tua carriera da pallavolista?

Ad Ostra c’erano due società: calcio e pallavolo. Alla fine ho optato per la seconda: ho mosso i primi passi nella squadra del paese per poi trasferirmi nel settore giovanile del Falconara Pallavolo. Da lì, dopo un po’  ho esordito in prima squadra ed ho avuto la mia mutazione pallavolistica da schiacciatore a libero.

Come hai vissuto questa evoluzione?In fondo la nascita di questo ruolo è stata un po’ la tua fortuna …

Devo ammettere che all’inizio fu un po’ traumatico. Essendo un ruolo nuovo mi sembrava che in qualche modo snaturasse la mia concezione di pallavolo e in più, mi dispiaceva abbandonare il mio vecchio ruolo. E invece questa novità ha giocato un ruolo fondamentale nella mia carriera; essendo io non altissimo ho sviluppato maggiormente altre doti che in qualche modo già avevo: la mobilità, le doti difensive in ricezione … oggi come oggi, oltre ad essere il mio ruolo … la figura del libero è diventata imprescindibile dalla mia concezione della pallavolo.

Giochi in uno dei club più forti del mondo: negli ultimi anni avete scritto pagine memorabili di questo sport, qual è il ricordo o la vittoria a cui sei più legato?

Sono tanti, credo siano 11 i trofei. Scegliere non è facile anche perché ognuno ha una sua storia ed è figlio di un percorso preciso. Dovendone dire uno, dico il primo scudetto: soddisfazione immensa e un pò inaspettata quindi più bella, anche perché era il primo della società.

Tra una manciata di ore partiranno XXX Giochi Olimpici, Londra 2012 … è la tua prima Olimpiade, quali sensazioni si provano?

E’ una soddisfazione immensa che è difficile da descrivere o paragonare. Poi, rispetto tanti altri miei compagni è per me la mia prima Olimpiade. Difendere i colori della nazionale in una competizione simile probabilmente è il traguardo massimo di ogni atleta …

Il Palmares della nazionale di pallavolo è piena di allori anche se manca ancora l’oro olimpico … che sia la volta buona?

Sappiamo di non essere favoriti ma di potercela giocare con tutti. Se sia la volta buona è presto per dirlo … non ci poniamo limiti anche se l’obiettivo dichiarato è quello di arrivare infondo alla competizione. Ci sono 5-6 squadre che possono puntare ad una medaglia,sicuramente siamo tra queste. Le variabili che possono incidere perché a prevalere sia una invece che un’altra sono diverse. Staremo a vedere …

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