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Senza assistenza domiciliare, protestano a Senigallia le famiglie dei disabili

Riunite in comitato chiedono il ripristino già da agosto e la garanzia per la copertura scolastica

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Assemblea delle famiglie con disabili per l'assistenza domiciliare

Protestano le 139 famiglie senigalliesi con figli disabili. Protestano per la riduzione delle ore di assistenza domiciliare che per quest’estate 2012 le ha messe in ginocchio, effettuata senza alcuna “tempestiva” comunicazione che potesse – per quanto possibile – rendere meno difficile la situazione che si sarebbe creata.

Una situazione che i genitori del Comitato Famiglie Disabili vogliono denunciare per “le gravi difficoltà che ci troviamo a fronteggiare dopo la decisione della giunta comunale di tagliare da giugno a settembre senza nessun preavviso il 50% delle ore di servizio domiciliare estivo ai nostri figli disabili“.

Riunite in un comitato spontaneo, le 139 famiglie (126 gli utenti nel 2011) ribadiscono le necessità di quanti, ogni giorno, 24 ore su 24, convivono con una forma più o meno grave di disabilità che si ripercuote su tutta la famiglia. “La disabilità che colpisce i figli ricade sulle famiglie che devono accudirli 24 ore su 24, che devono sopportare col sorriso il dolore della diagnosi, che devono gestire grande stress quotidiano e notti insonni. Se aumenta la qualità di vita di un disabile, è la qualità di tutta la famiglia che migliora“.

La mancata assistenza è infatti un danno per via del percorso terapeutico e formativo interrotto, ma è anche una beffa per via dei tempi e delle modalità usate per dare la brutta notizia: sono stati infatti gli educatori a dover comunicare alle famiglie che dall’oggi al domani (e all’ultimo giorno di scuola) non ci sarebbe stata più assistenza domiciliare.

Una decisione dettata – secondo l’amministrazione comunale – da motivazioni economiche che hanno reso difficile già il solo compito di mantenere le risorse dello scorso anno, ma che – per forza di cose – ha visto aumentare gli utenti aventi diritto. “Ma com’è possibile – si chiedono i genitori – che un aumento di neanche il 10% delle utenze abbia causato la riduzione del 50% delle ore di assistenza domiciliare?

Riduzione che si è abbattuta tra l’altro come una scure anche sugli assistenti ed educatori della Cooperativa H Muta, messi in cassa integrazione in deroga (ben 50) o con contratto non rinnovato (8), che ora si chiedono come poter tirare avanti senza risorse e senza la possibilità di trovarsi altri impieghi a stagione estiva lavorativa già iniziata.

I tagli – spiega Catia Donninelli, referente per l’assemblea delle famiglie e mamma di Gabriele – sono iniziati già negli anni passati e l’aumento delle richieste di assistenza di solito si conosce prima della programmazione annuale. Ora ci chiediamo: 13 casi in più sono stati sufficienti a mandare in tilt il bilancio comunale per il sociale? Perché non è stata fatta una revisione del bilancio tempestiva? Se è vero che i tempi sono di crisi e le risorse per il sociale sono diminuite in maniera feroce come afferma l’assessore Volpini, ci vede perplessi il fatto che il Comune investa una parte considerevole di risorse in manifestazioni, come il Summer Jamboree, che garantiscono visibilità e consenso“.

E come se non bastasse, tra le polemiche è finito anche il “trattamento” che l’ufficio servizi sociali ha riservato alle famiglie contattandole una ad una – come in una trattativa riservata – chiedendo se i genitori avessero un lavoro o se nella famiglia vi fossero nonni o zii a dare una mano. “Innazitutto il contatto privato – afferma Paola Marcellini, una delle mamme con figlio disabile – toglie trasparenza alla vicenda. E poi ciò fa capire che in Comune non conoscono l’importanza delle figure di assistente o di educatore che ora ci vengono tolte, se pensano che uno zio o un nonno possa sostituirle“.

Secondo noi le giustificazioni prodotte dalla Giunta sono state insufficienti – concludono le mamme e i papà intervenuti in una partecipata assemblea – : chiediamo il ripristino delle ore domiciliari a partire da agosto e la garanzia della copertura oraria durante le attività scolastiche del 2012/2013, nel rispetto dei PEI (Piano Educativo Individuale) redatti dall’UMEE (Unità Multidisciplinare Età Evolutiva) attraverso un adeguamento del preventivo di spesa. Tutto questo ovviamente senza tagliare in altri ambiti sociali, perché la nostra non vuole essere una battaglia che inneschi una guerra tra fasce deboli della società. Nel caso in cui la nostra protesta venga ignorata, intraprenderemo altre iniziative pubbliche volte a sensibilizzare l’opinione dei cittadini e ad informarli del modo in cui vengono gestite le questioni sociali nel comune di Senigallia, finché questo torto terribile, insopportabile per noi che lo viviamo in prima persona, sia sanato“.

Assemblea delle famiglie con disabili per l'assistenza domiciliare: Catia Donninelli e Gianni SilvestriniAssemblea delle famiglie con disabili per l'assistenza domiciliareAssemblea delle famiglie con disabili per l'assistenza domiciliare

Commenti
Ci sono 9 commenti
Marcello Liverani
Marcello Liverani 2012-07-23 20:48:45
Le questioni sociali a Senigallia non vengano mai gestite! L'Assessore Volpini è molto bravo nella dialettica, te la "incarta" molto bene, ma alla resa dei conti NON FA MAI NULLA! E questo vale per mille problematiche. E' uno dei tanti Assessori che se non ci fosse, nessuno se ne accorgerebbe. Dispiace veramente tanto leggere articoli come questi, ma questa è la TRISTE realtà di Senigallia prtroppo...
silvagni loredana 2012-07-23 21:42:31
Salve,sono la figlia di una mamma disabile e desidero iscrivermi al vostro comitato famiglie per disabili.
Grezie!!!!!!!!
pacchiò 2012-07-23 23:48:53
Basta che sia il Summer Jamboree, la notte bianca della Rotonda e una bisboccia ogni giorno, tutto il resto non conta a Senigallia!
O. Manni
Paul Manoni 2012-07-24 05:21:12
Una situazione davvero deplorevole a cui spero si riesca presto a far fronte. Ciò che sarebbe interessante sapere sono le cifre precise. Ovvero a quanto ammonterebbe la spesa in più da sostenere, così da potersi fare un'idea precisa, ed eventualmente andare a vedere se è possibile sostenerla andando a tagliare alcune spese inutili o decisamente meno importanti di queste.
ivana calabrese 2012-07-24 07:56:04
Purtroppo non potevo essere presente ieri alla riunione perché guardacaso ero sola con i miei due figli disabili e per me era impossibile parteciparvi.
Sono completamente d'accordo con quanto dichiarato dal comitato delle famiglie apparte il fatto che la nostra famiglia non è stata assolutamente contattata dai servizi sociali per una "trattativa privata", lo vengo a sapere solo adesso!!
Ci vedo poca serietà...e molta delusione.......
paolette latouche 2012-07-24 07:59:54
Secondo me i nostri amministratori non hanno neanche l'idea di cosa significhi avere in casa una persona da accudire,sorvegliare,gestire,assistere tutto il giorno h24,con la pena nel cuore vedere un figlio ,un fratello sofferente.Non hanno neanche l'idea di cosa vuol dire passare
le notti in bianco e la mattina rincominciare sempre con un sorriso.Non hanno neanche l'idea perchè altrimenti una piccola parte dei fondi destinati alle varie feste andrebbero ben convogliati a coprire fondi per l'assistenza.Non si chiede di rinunciare a tutte le feste ma una razionalizzazione si.Certo è un discorso che molte persone non apprezzeranno, perchè è le feste sono legate al turismo e a far girare l'economia, ma sinceramente al cittadino "normale" non ritorna niente, anzi ..... Quindi se si vuole far girare l'economia , grazie anche da quella parte.
nina 2012-07-24 08:22:30
Piu peggio che in TERZO MONDO!!!! Una vergogna alla grande!!!
Antisoziale par excellent!!!
Societa superficiale con un livello troppo basso!
Federico 2012-07-24 12:18:32
se avessero tagliato soldi al summer jamboree, probabilmente ci sarebbe stato l'articoletto degli albergatori ed organizzatori che se la prendevano con i politici perchè avevano tagliato i soldi alla loro iniziativa e liverani probabilmente in men che non si dica avrebbe commentato a sua volta contro l'amministrazione dicendo che erano una manica di inetti insulsi ed incapaci perchè toglievano soldi alla manifestazione e blablablablabla..... i soldi non ci sono sia per colpa di decenni di malapolitica che ha sperperato una gran quantità di danaro sia per colpa di tutti i nostri concittadini che per decenni hanno evaso alla grande. 134 miliardi di euro di evasione all'anno che vengono sottratti al fisco. Ci verrebbero un esercito di assistenti per ogni disabile, e una valanga di quattrini per il summer jamboree. saluti
O. Manni
Paul Manoni 2012-07-24 16:15:55
Federico concordo con te sulla questione dell'evasione di migliaia di miliardi ogni anno, che basterebbero a sommergere i ragazzi disabili con migliaia di assistenti ed a sommergere eventi con migliaia di finanziamenti, ma qui occorre farne una questione di "priorità". Accantoniamo per un attimo le relative responsabilità dell'Amministrazione sul fatto che si trova a corto di soldi, ed accantoniamo le eventuali polemiche che albergatori e similari solleverebbero in caso di un'abolizione del SJ. Abbiamo un problema...Grosso. E' quello che 140 famiglie di ragazzi disabili si trovano in difficoltà. Non ci vuole molto a capire che questo ha la precedenza su parecchie altre cose, e che sia necessario reperire da qualche altra parte i soldi per l'assistenza. Quantificare in termini numerici ed economici questa cifra, ci aiuterebbe a capire quantomeno i limiti, e a farci un'idea su cosa o su quel "dove" andarli a recuperare.
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