L'unico vero motivo per cui nessuno proprone casse in cellulosa per cremazioni di cadaveri è che per legge non è possibile in quanto il forno crematorio più vicino dista 100 km da senigallia. Possono essere utilizzate però per cremazioni di resti mortali, cioè quando le esumazioni dopo gli anni previsti dal comune di concessione del loculo non hanno buon fine, in quel caso è possibile cassa in cellulosa e bariera biodegradabile, così da poter ridurre il caro estinto. C'è da dire una cosa però, casse economiche e metodi meno antichi per la sepoltura ce ne sarebbero tanti, basti pensare solo al fattore terra, se il comune incentivasse con delle belle e grandi aree (curate) i luoghi di sepoltura in terra (come fanno in altri comuni) ci sarebbero molte più richieste e quindi negli anni meno sovrapopolamento cimiteriale che ormai è al collasso, il loculo è un mezzo antico che adottano solo altre 2 o 3 nazioni nel mondo, in quanto toglie i 3 elementi fondamentali per la decomposizione ( terra, aria e acqua), in america è stato abolito 170 anni fa circa e gli altri stati europei si sono affiancati negli ultimi 50 anni a questa decisione, però con i loculi tra murature e concessioni "gare d'appalto" e "mini villette" c'è da fare una marea di soldi e poco importa se sono vettori di enzimi della decomposizione, i soldi so soldi e di speculazione ce nè d'appertutto per ora vi saluto e che la truffa continui!!!!

Un'ultima cosa, la cremazione a san benedetto che sò io costa 480 euro l'urna c'è anche da 50 euro e naturalmente le casse ci sono anche da 1000 euro. Non sò cosa dirle per questo fattore... a lei l'ardua sentenza.

Grazie Adam per il tuo commento, che trasforma il mio articolo in una ricerca comune. Non avevo pensato, per esempio, all'utilizzo dei contenitori in cellulosa per i resti post-esumazione. In quanto ad altre tue osservazioni, concordo pienamente quelle sul modello urbanistico dei cimiteri (dove certo non entrano preoccupazioni sul consumo di suolo!); sul resto non do ardue sentenze, ma ragiono con te. Lo so che si può spendere di meno; vorrei solo che spendere soldi fosse una scelta e non una necessità nella quale veniamo stretti per disinformazione.

invece credo che si possa contraddire l'accenno alla distanza del luogo di cremazione, 100 chilometri come a un impedimento. E' forse troppo sbrigativo dire che la legge non lo permette. Per esempio, se il citato comune mettesse a disposizione un sarcofago in regola con le norme sul trasporto, quello potrebbe benissimo contenere una cassa di cartone da mandare al rogo e il sarcofago recuperato per un nuovo uso. Se vogliamo ottenere qualcosa non possiamo arrenderci senza avere sondato ogni possibilità. E se poi non c'è verso e pensiamo comunque di avere buone ragioni, le leggi e i regolamenti si possono cambiare...

io sono una del belgio e meglio mettere la cassa nella terra come Dio ha detto RITORNA IN TERRA almeno non incuina e le vermi puliscono tutto non ci deve andare con la legge e DIO LA LEGGE