Maria Maddalena Schlegel e Otto Carlo Frueh, due svizzeri a Monterado
Esperienza e amore tradotte in una cantina di successo, tra vino e olio di qualità
Qualche giorno fa sono stato a trovare Otto Carlo Frueh, proprietario dell’Azienda Agricola La Maddalena situata a Monterado. Su suggerimento di Augusto Bugugnoli, gestore del Ristorante Vecchio Ranch alla Bruciata di Senigallia, ho conosciuto l’eclettico Otto. Il simpatico Otto mi ha aperto le porte della sua cantina, raccontato la sua storia, e illustrato i suoi prodotti, le modalità di preparazione di questi e i macchinari che utilizza. Dunque, chi è Otto?
Otto Carlo Frueh, e sua moglie Maria Maddalena Schlegel si sono trasferiti in Italia nel 2001. Dopo diverse attività industriali e catene commerciali di successo in Svizzera, come la produzione di più di un milione di palline per la pizza in un anno per conto di sei pizzerie sparse nel territorio di loro proprietà, la coppia ha deciso di realizzare il sogno di una vita: diventare viticoltori in Italia.
Guarda la galleria fotografica della visita nella cantina vitivinicola di e con Otto
Dopo un corso di studi specializzato in Svizzera, e una ricerca del territorio adatto alla nuova attività in Italia, dapprima in Toscana che non gli è piaciuta per la terra troppo secca e l’esoso costo, su consiglio di un amico, hanno trovato la location ideale a Monterado: fra le colline del primo entroterra senigalliese, terreno molto fertile, nel centro delle Terre di Frattùla.
Poi sono iniziati i lavori: il campo di sette ettari, incastonato in una vallata protetta da tutti i suoi lati, era infatti coltivato a grano. Otto e Maddalena hanno con scavatori tolto le radici dal terreno, poi arato e piantato a mano la vigna e gli olivi: sono 17.000 ora le vigne, di qualità d’uva Sangiovese, Merlot, Montepulciano, Cabernet Sauvignon e Pinot Bianco, e 320 olivi, tra cui 28 alberi secolari.
Nel mentre la coppia ha ristrutturato la vecchia casa colonica diventata loro dimora, e costruito a fianco la nuova cantina per la produzione del vino e dell’olio di oliva.
I primi frutti del lavoro si son visti nel 2005 con un ottimo vino: “La goccia Nobile“; successivamente la’azienda ha ricevuto molto successo, con certificati e riconoscimenti sia per l’olio d’oliva che per i vini.
Giunti al 2012, dopo più di dieci anni di coltivazioni, Otto de La Maddalena di Monterado nella sua cantina produce dodici tipi di vini ricercati e di grande qualità: due tipi di Rosso Piceno, “Radorosso” composto da Merlot, Sangiovese e Montepulciano, mentre “La goccia Nobile” da Sangiovese, e Montepulciano; “Villa Maddalena” IGT March Rosso, Merlot e Montepulciano; “Il ricco rosso 100” IGT Marche Merlot; “Il ricco rosso” IGT Marche Merlot – Cabernet Sauvignon; “Carletto 100” IGT Marche Cabernet Sauvignon; “Carletto” IGT Marche Cabernet Sauvignon – Merlot; “Il genio” IGT Marche Rosso, Montepulciano, Sangiovese e Merlot matura; “Flirt” IGT Marche Sangiovese vinificato in bianco (solo due viticoltori lo producono in questa regione); “Amore” IGT Marche Rosato amabile, Montepulciano e Sangiovese; “Gocciolina” IGT Marche Rosato secco, Montepulciano e Sangiovese; “Matto” Mediumdry – IGT Marche Pinot Bianco, prodotto interamente a mano secondo metodo classico; “Pazzo” Extradry – IGT Marche Pinot Bianco, prodotto interamente a mano anche questo secondo metodo classico.
Ma come vengono prodotti vino e olio? L’azienda agraria La Maddalena applica le regole dell’agricoltura integrata per i loro prodotti, cioè a basso impatto ambientale, per ridurre l’impatto sull’ambiente e soprattutto sulla salute dei consumatori. Il metabisolfito viene per esempio utilizzato il meno possibile.
L’attenzione di Otto viene posta su tutte le fasi della lavorazione, a partire dalla vendemmia, che viene fatta con l’utilizzo di cassette basse per riuscir a controllare gli acini rotti, e prima di passarli al torchio vengono ricontrollati e utilizzati unicamente quelli integri.
La cantina di Otto è gestita da lui e la moglie e curato in autonomia: dal torchio all’imbottigliamento, tutte le fasi della preparazione di vino e olio, vengono lì effettuati. Le attrezzature della cantina sono super moderne, dotate delle tecnologie più recenti.
Guarda la galleria fotografica della visita nella cantina vitivinicola di e con Otto
La vinificazione viene effettuata all’interno di contenitori d’acciaio, in botti di quercia o botti di rovere dette barrique, in base alla tipologia di vino; per alcune tipologie, i vini vengono uniti dopo aver vinificato una parte in acciaio e l’altra nelle botti.
Ovviamente nella cantina c’è una stanza refrigerata destinata a magazzino: scatole e contenitori celano all’interno le preziose bottiglie de La Maddalena.
L’olio prodotto, è soprattutto utilizzato in casa o venduto al pezzo, mentre il vino è destinato al mercato estero. Otto infatti mi ha spiegato che per uno straniero che produce in Italia è difficile entrare nel mercato locale.
Per questo motivo il 90% della produzione di Otto viene esportato in Svizzera e Germania, dove hanno rivenditori sparsi nei territori. Il 10% invece viene consegnato ad alberghi, ristoranti, locali della zona, o comprato al pezzo direttamente nell’enoteca.
Al pezzo perchè Otto accoglie proprio in enoteca con degustazioni di vini, oli e assaggi di prodotti fatti in casa, i gruppi che lo vogliono andare a visitare tutti i venerdì. Nella cantina infatti è situata un’enoteca dedicata ai visitatori, con tavoli e un bancone dove Otto prepara gli assaggi per i suoi ospiti.
Durante le degustazione, che ho provato in prima persona, il simpatico Otto prepara con ogni puntigliosità tutti i prodotti offerti, mentre vi descrive ogni vino nei suoi dettagli.
La sua attenzione l’ho vista ad esempio per l’abitudine di Otto con i bicchieri, che vengono “lavati” con un goccio di vino prima di essere serviti: anche se appena lavati infatti, nei bicchieri si deposita sempre della polvere ha spiegato il viticoltore. Per questo Otto li pulisce con un goccio di vino, lo vuota, e ci andrà poi successivamente a versare il prodotto per servirlo a tavola (o al bancone).
Ringrazio Augusto per avermi fatto conoscere un nuovo amico, e a Otto che dalla Svizzera è venuto ad investire nella nostra terra.
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