Insieme per Castelleone: ‘Il sindaco tenta di nascondere la polvere sotto il tappeto’
L'ammministrazione non volle istituire un fondo per il sostegno delle famiglie ed alle aziende contro la crisi
In un recente comunicato, con il quale il sindaco Biagetti tenta di nascondere la polvere sotto il tappeto, tra i tanti “meriti” vengono sbandierati anche gli “investimenti” frutto “di un’attenta programmazione”.
A tal proposito non vogliamo ritornare sulle problematiche dell’impianto fotovoltaico e del palazzetto dello sport, ci accontentiamo solo di citare il commento del segretario senigalliese di Confartigianato, Giacomo Cicconi Massi, che indica proprio per Castelleone di Suasa il “peggior risultato: con sole 3 aperture da gennaio a giugno e 10 pesanti cessazioni”.
Non era il caso, allora di dare ascolto al Gruppo di minoranza “Insieme per Castelleone”, quando nel lontano ottobre 2009 chiedeva l’istituzione di un apposito fondo per il sostegno ai redditi delle famiglie ed alle aziende per fronteggiare la crisi?
Si diceva, in quell’occasione, che “il verificarsi delle crisi aziendali genera perciò effetti e ricadute negative sull’occupazione e sui redditi dei lavoratori e delle famiglie e che la propensione all’investimento nell’impresa, unita a un’alta qualità dei servizi locali e a un livello particolarmente elevato della coesione sociale, rappresentano per il nostro circondario un valore aggiunto da sostenere e rafforzare attraverso azioni che consentano al tessuto produttivo di reggere la crisi e di agganciare la ripresa economica in anticipo”.
Per contrastare, pertanto, gli effetti della crisi sul sistema di protezione sociale si richiedeva in quell’occasione di “avviare quanto prima un tavolo di lavoro composto dal Sindaco, componenti del Consiglio Comunale, rappresentanti dell’Ambito Territoriale Sociale n. 8, dalle OO.SS. più rappresentative e dalle due Banche operanti nel territorio comunale di Castelleone di Suasa, per elaborare un Accordo di Programma”.
Ma già, il nostro Gruppo fa solo chiacchiere perché i fatti li fa invece l’amministrazione comunale. Come, diversi anni fa, la precedente amministrazione ha fatto emigrare a San Lorenzo in Campo diverse aziende locali perché il Comune non riusciva a programmare l’ampliamento della zona industriale e artigianale per fornire adeguati spazi alle aziende locali. A dire il vero, forse sarebbe stato meglio continuare con il metodo “tentenna”, visto che poi la soluzione si è trovata facendo costruire capannoni sopra le antiche fornaci romane.
Sindaco Biagetti, invece delle solite chiacchiere faccia veramente anche fatti concreti e sostenga le poche aziende che ancora rimangono a Castelleone di Suasa.
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