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Rossella Urru libera e atterrata in Italia

La notizia ha ora il riscontro dei fatti: rientrata in aereo la sera del 19 luglio

Rossella Urru

Dopo nove mesi di prigionia, costellati di appelli arrivati da tanti cittadini, movimenti e anche dal palco di Sanremo, grazie a Geppi Cucciari, oltre che di striscioni appesi alle facciate di molti palazzi comunali di tutta Italia e dell’illusione arrivata a maggio per un rilascio poi smentito, è finalmente arrivata la conferma: dal 18 luglio Rossella Urru è libera.

Con la cooperante italiana, trentenne sarda originara di Samugheo (OR), erano prigionieri i suoi colleghi spagnoli Ainhoa Fernandez Rincon e Enric Gonyalons, tutti caduti nelle mani del Movimento per l’unità e la jihad in africa occidentale, un gruppo rivoluzionario islamico del Mali, che ha detenuto i tre trattandone poi il rilascio in cambio del pagamento di un riscatto e della liberazione di tre islamisti prigionieri di uno stato islamico.

La dinamica del rilascio non è totalmente chiara: secondo i servizi segreti spagnoli ci sarebbe effettivamente stato il pagamento di una somma in Euro, di entità non precisata, e potrebbe essere stato decisiva anche la liberazione di un sospettato del sequestro dei tre cooperanti, in Mauritania.

Quello che è assodato è che le foto di Rossella Urru e dei due spagnoli liberi, insieme alla conferma della Farnesina e ad un aereo atterrato in Italia la sera del 19 luglio, ormai lasciano alle spalle questa brutta storia con un finale davvero lieto. A Samugheo è festa, dopo la titubanza delle prime ore in cui la notizia non era confermata, e la felicità e aumentata quando finalmente i famigliari hanno riabbracciato Rossella Urru, che ha subito dichiarato di stare bene e di voler portare avanti il proprio impegno nel campo della cooperazione internazionale.

Rossella Urru ricopriva, al momento del suo sequestro a ottobre 2011, il ruolo di coordinatrice nei campi dei Rifugiati Saharawi, nel sud dell’Algeria, per conto della ONG CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli), occupandosi di aspetti logistici, relazioni con altre organizzazioni del luogo e gestione di risorse umane nei campi.

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