Al via con la mostra “Tempi” il festival “Il vicolo e la collina di Arcevia”
Dal 21 luglio al 28 agosto eventi legati alla fotografia, alla musica, alla letteratura, alla poesia e al cinema
Il vicolo del paese murato e la collina che lo orla e lo incastona sono elementi di un paesaggio che possono identificare la collocazione di un luogo e le trame esistenziali delle persone che lo abitano ed hanno dato il titolo riassuntivo agli eventi pubblici che si susseguono a Palazzo d’Arcevia nell’estate 2012, tutti legati, come fonte di ispirazione e come destinazione, da un rispettoso senso di appartenenza e filiazione.
I tempi di questa selezione fotografica (inaugurazione al Salone del Circolo Anspi, il 21 luglio alle ore 21), disposta in ordine cronologico, sono solo apparentemente lineari: in realtà essi si sovrappongono e si rincorrono, lampeggiano e si dilatano, indugiano nelle durate e nelle permanenze, mischiano la grande storia e la microstoria, si caricano di emozioni e di affetti, si meravigliano del loro sguardo resistente.
La mostra è una sorta di intervento poetico sulla memoria di una piccola comunità, che, dolente, si assottiglia e si trasforma, senza perdere il costume antico di una fiera delicatezza e di una generosa gratuità.
La poesia ha l’ardire di mostrare la bellezza evidente e nascosta e la responsabile consapevolezza di narrare lo scavo e l’indicibile, costruendo tessiture mirabili di ritmi e di merletti: è quanto avviene alla percezione lungo la successione dell’esposizione.
Ogni immagine è bella, iscritta nelle regole del linguaggio fotografico, orgogliosa della sua luce e della sua inquadratura, beata nella forma che dà allo spazio e al tempo.
Ogni immagine rimanda a volti, storie, luoghi, eventi e comunica una narrazione esauriente, la quale a sua volta si aggancia e si intreccia a tutte le altre narrazioni, restituendo a chi guarda un universo di affermazione e di riconoscimento.
Il bene comune degli archivi personali e familiari custodisce ancora altri tesori inesplorati: ci prenderemo cura di essi, perché narrare fa bene alla vita e al tempo futuro!
Un ringraziamento sincero a tutti coloro che hanno fornito i materiali in mostra, a chi ha collaborato nell’allestimento, a quelli che hanno diffuso la notizia dell’iniziativa, ai visitatori, curiosi ed emozionati.
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