Notte della Rotonda di Senigallia: per l’IDV “eccessi soltanto minimi”
Il partito dipietrista:"no alla delegittimazione di una città e di una generazione di giovani"
Leggendo i vari commenti post-notte bianca sentiamo l’esigenza di difenderla. Difendere la notte bianca e la stagione turistica senigalliese da chi di promozione territoriale e organizzazione eventi non ha sufficienti competenze tecniche e finisce, magari non volendolo, per delegittimare una città intera e una generazione intera per nascondere il successo di una città che si è fatta brand di qualità per l’offerta turistica che dà.
Progettare, ideare, pensare un evento è cogliere lo spirito del tempo, fermare questo flusso e comprenderlo, condensarvi significati d’identità collettiva. Proprio lo spirito del tempo della nostra città viene fuori dalle relazioni e dalle esperienze che l’evento di sabato scorso ha creato e che la nostra Amministrazione ha colto nella sua programmazione e organizzazione della stagione turistica senigalliese, portando flussi turistici territoriali a Senigallia, che con un lavorio di un decennio oggi può benissimo guardare negli occhi e a testa alta le località competitor della riviera romagnola.
Gli eccessi ci sono stati, nessuno li nega. Ma il numero è minimo in rapporto al numero di presenze registrato e l’organizzazione dell’ordine pubblico e della sicurezza per i presenti è stata nettamente positiva. Gli eccessi sono inevitabili, erano presenti già nelle antenate degli “eventi culturali”, cioè le “feste” e le “festività”, un esempio carnevale e capodanno. Non potevano mancare nei nostri tempi e in un evento eccezionale che nasce e si dissolve in un tempo rapido trasformando la città e dandole un profilo di “città alla rovescia”, ribaltando la cosiddetta normalità e suscitando allo stesso tempo un clima di entusiasmo e, in parte minore, di eccesso. Stimolando e dirigendo questa voglia aggregativa che cambia i tempi e le regole diremmo che l’Amministrazione e le forze dell’ordine hanno ben gestito l’organizzazione facendo un ottimo lavoro e che all’indomani alcuni hanno ingigantito volutamente le loro dichiarazioniper svolgere il loro ruolo di opposizione politica.
Bisogna registrare che si è tornati a voler occupare gli spazi pubblici, luoghi notevoli della città in cui parole come “appartenenza” e “identità” riacquistano finalmente un senso, e torna nella città una effervescenza che anima i nostri luoghi pubblici simbolo (dalla nuova piazza Saffi di giugno, dal Caterraduno con i suoi concerti al Foro Annonario a oggi compleanno della Rotonda per intenderci) e tempi collettivi, citando proprio il detto spagnolo per cui “la piazza è la casa di tutti”.
In questo senso le giovani generazioni senigalliesi sono le vere artefici del successo di Senigallia turistica concependosi esse stesse come “cittadini risorsa” consapevoli di essere parte integrante dell’offerta turistica. Quindi non è sensato dare colpe a chi semmai ha subito gli errori delle generazioni più vecchie di loro.
L’ideazione e progettazione della stagione estiva Senigalliese sta dando frutti positivi per tutti i settori della città, valorizzandoli; mercato del lavoro, attività economiche e commerciali, etc. Questi frutti sono già visibili guardandosi intorno e vedendo altre città che oltre ad essere travolte dalla crisi economica hanno mancanza di creatività.
Non ascoltare consigli,lamentele e divergenze senza mai voler entrare nel merito di alcune criticità non è atteggiamento condivisibile e certamente poco rispettoso per i cittadini.
La critica vista solo come strumentalizzazione politica è a mio avviso tipico della cultura berlusconiana che poco dovrebbe avere in comune con l'ITALIA DEI VALORI.
Come vogliamo giudicare 64 interventi (più molti altri che non hanno avuto bisogno di ambulanze ma che bene non stavano)? Una cosa di poco conto? Qualcosa che "delegittima una città intera e una generazione intera"?
E poi che c'entra - anzi che c'azzecca - il voler "nascondere il successo di una città che si è fatta brand di qualità per l’offerta turistica che dà"? Ma secondo voi dell'Idv tutta la gente ubriaca è sinonimo di qualità?
Ma dovete stare zitti, altrochè difendere il brand!
Se deve continuare ad essere quello che è stato almeno abbiate il coraggio, oltre che il rispetto, di cambiare il nome di questo evento.
Ma continuare a difendere la qualità dell'offerta culturale della serata continuando a chiamarla impropriamente "notte bianca" questo lo trovo fuori luogo.
Di notte bianca aveva ben poco e lo spettacolo principale a cui molti hanno assistito è quello dell'inciviltà non dei 30,60 o poco più ricoverati ma di una massa di gente che ha assunto per tutta la notte comportamenti tipici del vandalo senza alcun rispetto per la città che li stava ospitando.
Da cui le comprensibilissime critiche.
L’IDV o ha la memoria corta o sono ignoranti, ossia ignorano che negli ultimi 30 anni gli alberghi sono calati del 30%, e se sono calati gli alberghi mi spiegate egregi signori come fa ad aumentare il turismo? Li mettete a dormire sui lettini in spiaggia, anche quelli a "castello"??? Il turismo non aumenta grazie ai "consorzi", e non aumenta neanche urinando, defecando e vomitando ovunque. Io capisco tutto, ognuno deve tirare l’acqua al proprio mulino, ma negare quello che i senigalliesi hanno scritto ovunque commentando la notte bianca, significa essere in malafede, certi pistolotti propagandistici potrebbero evitarli e farebbero, forse, una figura migliore. Capisco anche che qualcuno debba difendere il proprio orticello, uno a caso, Mister Monachesi, gestore e bagnino e, casualmente, Presidente del Consiglio e appartenente ora all’IDV, dopo un escursus politico che parte da Rifondazione Comunista per arrivare ai giorni nostri, ma a tutto c’è un limite. Fortunatamente i senigalliesi hanno ben capito questi giochetti politici e questi apparentamenti non casulai, e levato il solito “quaqaraquà” di turno, potete ben leggere i commenti sotto il loro comunicato.
Fanno quasi tenerezza per quanto si vogliano sforzare nell’apparire belli, ma sforzandosi troppo ho l’impressione che accada ben altro...
Due pile poco cariche dietro la schiena ed ecco che questi poveri ragazzini, gettati nella mischia a sbandierar legalità, iniziano la loro esperienza del nulla senza sapere che chi gli accende l'interruttore proprio di loro si sta servendo. Fino a che siete in tempo ritrovate la vostra dignità di persone pensanti, siete ancora in tempo.
ahahahahaha peccato che addosso non c' ha prorpio un indumento molto estivo....ahahahahahahaha
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