Fiera di Sant’Agostino, gli ambulanti al Comune di Senigallia: “Troppi costi”
A rischio la partecipazione all'edizione 2012, l'Assessore Curzi: "Massima disponibilità per il 2013"
Il momento economico e la crisi dei consumi rischiano di piegare ulteriormente il commercio ambulante – cuore un tempo pulsante e caratteristica peculiare del nostro territorio – e di mettere a rischio lo svolgimento delle principali fiere della Regione, tra cui quella senigalliese di Sant’Agostino.
E’ questo ciò di cui si è parlato in un acceso incontro svoltosi martedì 10 luglio, proprio a Senigallia, alla presenza dell’Assessore alle attività produttive Paola Curzi, tra i rappresentanti delle associazioni Confcommercio e Confesercenti e alcuni operatori ambulanti.
Questi ultimi, infatti, hanno dovuto sostenere costi sempre più alti per poter esercitare la propria attività, costi che ora sono divenuti insostenibili a fronte della generale recessione e del grave calo dei consumi.
Gli aumenti esponenziali delle tariffe – dalla Tarsu alla Tosap – applicati in tutti i Comuni delle Marche, oltre che l’incidenza del canone ricognitorio imposto agli ambulanti, hanno determinato costi eccessivi per la partecipazione a fiere e mercati, mettendo in ginocchio la categoria, già in seria difficoltà per il perdurante momento di crisi.
A fronte di una tale situazione, gli operatori minacciano da una parte di disertare le fiere – scelta che significherebbe il progressivo degrado di un servizio importante per le nostre città e ricadrebbe negativamente su tutta l’economia regionale -, dall’altra rischiano di non avere la disponibilità economica per pagare quanto richiesto dai Comuni e di esporsi a situazioni insostenibili.
La prima situazione ad essere denunciata è quella della Fiera di Sant’Agostino di Senigallia, che nel 2012 ha subito pesanti aumenti rispetto agli anni precedenti. Vero è che, grazie ad alcuni incontri preliminari fra l’Assessore Curzi e le Associazioni Confcommercio e Confesercenti, la tariffa per il 2012 è stata molto ribassata, senza tuttavia riuscire a tornare ai livelli del 2011.
Massimiliano Polacco, Presidente regionale di Confcommercio, ha dichiarato: “Il nostro intento è quello di rinnovare il meccanismo delle fiere e di abbassare ulteriormente le tariffe dal 30 al 10% per il 2013. Confcommercio e Confesercenti, dopo tante battaglie si sono unite per portare a termine un obiettivo comune. La città di Senigallia è un polo molto forte che sta dando numeri eccellenti, perciò continueremo a puntare forte su eventi come la Fiera di Sant’Agostino“.
La Presidente di Confesercenti Ilva Sartini ha continuato: “Il sistema commercio va rivitalizzato seguendo programmi e pianificazioni ben definiti. Il lavoro e la collaborazione tra imprenditori ed istituzioni devono essere il punto di partenza, soprattutto in un momento così difficile che vede i comuni con i bilanci tagliati“.
E lo scopo di questo “lavoro” comune era (e sarà dato il prossimo imminente appuntamento) quello di sensibilizzare ulteriormente l’amministrazione sulle problematiche che affliggono il commercio su aree pubbliche e trovare insieme quelle soluzioni che evitino di compromettere seriamente una delle manifestazioni più attese dalla cittadinanza e non solo.
L’Assessore Paola Curzi, a nome della Giunta e del Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, dopo aver ribadito quanto sia stata virtuosa l’Amministrazione ad approvare entro dicembre gli ultimi bilanci previsionali del Comune e dopo aver ricordato le suddivisioni delle tariffe e dei relativi prezzi, ha promesso assistenza e massima disponibilità.
Per intendersi, l'abolizione del 8 Dicembre Festa della Madonna vergine, chiamerebbe in causa i credenti cattolici. L'abolizione della Festa della Repubblica, chiamerebbe in causa tutti i cittadini. Ciò che ti ho voluto dire, è che se tiravi fuori le storie delle cene a Terrazza Marconi, o della Festa delle Bandiera Blu, per attaccare l'Amministrazione o la Curzi (che peraltro io non so nemmeno chi sia!), era sicuramente meglio della storiella della Befana. Peraltro, due anni fà, sebbene eravamo in crisi, non eravamo sicuramente ridotti all'osso come adesso.
Pertanto, nell’ultimo incontro, l’Amministrazione riconsiderando la situazione, per un posteggio di circa 40m2 ci ha proposto un costo complessivo di circa € 655 ( per la stessa superficie, nel 2010 abbiamo pagato € 532, mentre nel 2011 € 883 ).
Nonostante ciò, l’onere complessivo del posteggio, a nostro avviso è ancora troppo elevato, praticamente insostenibile poiché ad esso dobbiamo aggiungere il costo del carburante, dell’autostrada, dei pasti ( 7 ), dei pernotti ( 3 ), di una eventuale persona che ci aiuta al banco; a conti fatti la partecipazione alla Fiera di Sant’Agostino ci costerà circa 1.400 €.
La riflessione e la domanda che dobbiamo porci è: riusciamo a vendere tanto per coprire i costi sostenuti? Il rischio reale è che non ce la facciamo.
Se siamo UNITI, forse riusciamo a far comprendere pienamente al Comune di Senigallia ed agli altri Comuni della Regione Marche l’importanza del settore sia per l’aspetto sociale sia per la rilevanza economica per il bilancio delle stesse amministrazioni.
Dobbiamo far capire ai Sindaci con atti concreti ( lo abbiamo già detto nell’incontro al Palarossini di Ancona ma forse non è stato sufficiente ) che gli operatori del commercio in forma itinerante non sono “ bancomat “ dove poter prelevare denaro al proprio bisogno; il canone del posteggio deve comprendere esclusivamente i corrispettivi di tutti i servizi offerti dai comuni per rendere possibile l’utilizzazione del suolo pubblico ai fini commerciali.
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