Roberto Paradisi: a Senigallia la casta si fa beffe dei divieti
Il consigliere contro Monachesi dopo lo stop al Mascalzone per i decibel troppo elevati
La legge è uguale per tutti ma non per la casta. Un’ordinanza del 28 giugno scorso aveva sanzionato il locale “Il Mascalzone” di Senigallia per aver superato il volume massimo della musica.
La sanzione (prevista da un’ordinanza sindacale del 2008) prevedeva 20 giorni di sospensione di attività sonora.
Particolare di non poco conto: il locale “Il Mascalzone”, secondo la possibilità prevista dal piano degli arenili, ha costituito in data 12.05.2011 un consorzio tra imprese insieme agli stabilimenti balneari 67, 68 e 69.
Tra questi, gli stabilimenti del presidente del consiglio comunale Enzo Monachesi (Italia dei Valori).
I consorzi, secondo quanto previsto dal piano degli arenili, sono composti dalle attività già esistenti con lo scopo di introdurre innovazioni nei modelli di gestione dei singoli esercizi “fino a caratterizzarsi quale nuova offerta turistica di spiaggia”. Il Consorzio esistente tra “Mascalzone”, stabilimento del presidente Monachesi ed altri, organizza attività ricreativa, musica ed altro in un apposito spazio sulla spiaggia dove è stato realizzato un gazebo, una postazione per la musica e un punto di ristoro. Ovvio che se arriva un provvedimento di sospensione ad un esercizio commerciale, il provvedimento coinvolge tutto il Consorzio, non essendo scindibile l’offerta unitaria turistica (così come disegnata dal Piano degli arenili).
E invece, voilà. Ecco il coniglio dal cilindro (come quando il presidente Monachesi forzò il regolamento comunale entrando in tutte le commissioni consiliari, possibilità negata per regolamento al Presidente del consiglio). A turno (ha iniziato proprio il presidente Monachesi con segnalazione di inizio attività di spettacolo pubblico del 29 giugno) gli stabilimenti balneari consorziati stanno comunicando (peraltro poche ore prima di iniziare le serate) l’organizzazione di serate musicali che si svolgono nei luoghi dove si svolge l’attività del Consorzio, così pensando di aggirare l’ordinanza di sospensione.
Il tutto nel silenzio delle autorità comunali che, così facendo, frustrano il lavoro meritevole di vigili urbani ed Arpam che hanno trascorso notti intere a rilevare i decibel (non solo in quel punto) a difesa dei cittadini residenti.
La “furbata” è francamente inaccettabile. Ci si rifletta un attimo. Così facendo, tutte le attività consorziate della spiaggia potrebbero ben organizzarsi per fare musica in modo selvaggio e a qualsiasi ora facendo figurare oggi un’attività e domani un’altra. Continuando così a fare musica in barba ai divieti. Spiace che a comportarsi in questo modo sia colui che dovrebbe garantire, nel massimo organo assembleare della città, le basilari regole del rispetto e della democrazia. Ai cittadini non piace essere presi in giro. Dobbiamo chiederci: se tale episodio fosse capitato a degli imprenditori lontano dalla casta, le norme sarebbero state così aggirabili o, giustamente, la sanzione sarebbe stata impietosa? Una cosa è certa: questa triste vicenda finirà in consiglio comunale.
da Roberto Paradisi (Coordinamento Civico)
Fin qui le parole di Roberto Paradisi, ma sulla questione è intervenuta via facebook anche la cittadina Mariangela Paradisi, che rivolgendosi direttamente a Maurizio Mangialardi ha posto le seguenti questioni:
1) lo stabilimento a cui è stato rilasciato il permesso è quello della famiglia Monachesi – il cui componente Enzo è presidente IDV del consiglio comunale – che fa parte del consorzio costituito con “Il Mascalzone” assieme a un altro stabilimento balneare? Voglio sperare di no;
2) anche se lo stabilimento non fosse quello di Monachesi ma il secondo consorziato, non ti pare che la decisione di rilasciare un permesso temporaneo per trasmettere musica guarda caso in prossimità del locale, consorziato e confinante, che ha trasgredito sia una palese e inequivocabile presa per il culo dei cittadini di Senigallia e dei turisti?
3) non credi che quando un esponente politico cui è stata affidata la responsabilità di vigilare sull’esercizio della democrazia in consiglio comunale in qualità di Presidente svolge un’attività sottoposta a decisioni amministrative cogenti che possono incidere direttamente sulla profittabilità di detta attività sia, non solo doveroso, ma opportuno oltre misura che nel prendere tali decisioni si abbia cura di non far nascere neppure lontanamente il sospetto di indecorosi favoritismi?
Le questioni poste da Mariangela, sono ineccepibili...Mi auguro sentitamente che si faccia chiarezza e non si venga a creare quello che si configura come un palese "conflitto di interesse". Anche perchè l'IDV, fino a non pochi mesi fà, i conflitti di interesse li combatteva, n'est pas?
Paradisi? Ma non eravate voi quelli del liberismo e del conflitto di interessi come una soluzione economica vincente? Monachesi, ma le mani nella marmellata le vedono tutti, dove pensate di andare a pescare voti al prossimo giro, sulla battigia tra le cappole?
Ma senza offesa, sembra che la nostra città sia piena di vecchietti da ospedale ( cena alle 18 e letto alle 20 ) compresi i week-end!
E' giusto controllare che i locali non esagerino ma attualmente si sta facendo una vera e propria caccia alle streghe!
La questione in discussione che ha sollevato il consigliere Paradisi è l'anomalia che esiste nel caso del mascalzone consorziato con lo stabilimento balneare che fa capo alla famiglia di Enzo Monachesi anche presidente del consiglio di giunta ed eventuali favoritismi che l'amministrazione fa ad attività commerciali a lui connesse. Sei uscito fuori tema chronos. Valutare il turismo non ha nulla a che vedere con il rispetto delle regole e con eventuali conflitti di interesse che , amio avviso, sono oramai alla luce del sole.
comunque state asssenttì: una pizzeria dentro un baraccone sull'arenile dato in concessione a Monachesi per me è un aborto, o se volete, una "zingarata urbanistica"
A quando il prossimo scandalo?
http://scaloni.it/popinga/tutti-gli-abusi-del-presidente/
Se adesso non si possono più scrivere manco: (...omissis...), che cosa lasciate a fare spazio per i commenti?
Avete pubblicato voi o no mesi fa la denuncia dei consiglieri di Partecipazione/Rifondazione sugli interessi delle vendite degli appartamenti ricavati dalla svendita di alcuni immobili pubblici senigalliesi, a favore dell'assessore Curzi che sedeva anche in giunta mentre venivano alienati? Da due anni a questa parte giunta e maggioranza hanno lavorato quasi solo per piani degli arenili e stabilimenti balneari o no? il sindaco concede strane concessioni denunciate anche sul vs. giornale o no (varianti,locali per centri sociali, elargizioni ad associazioni)?
Il senso del precedente commento era questo!
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