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Senigallia, si avvicina l’appuntamento con la 4°Granfondo dell’Adriatico

Si parte domenica 22 luglio. La manifestazione, che fa parte dei circuiti Marche in Bici

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Granfondo dell'Adriatico 2012

Giorno dopo giorno si avvicina l’appuntamento con la 4^ Granfondo dell’Adriatico, che sarà organizzata domenica 22 luglio a Senigallia dall’Asd Sport & Travel.

La manifestazione, che fa parte dei circuiti Marche in Bici e Strade e Sapori Marchigiani e del Campionato marchigiano Fondo e Mediofondo Fci, prevede tre percorsi: due agonistici di 151 chilometri (1938 metri di dislivello) e di 101 chilometri (1097 metri di dislivello) e il cicloturistico di 48 chilometri, denominato Percorso Gourmet. La partenza sarà alle 8,30 da Piazza del Duca. Sono davvero tante le bellezze che i partecipanti e i loro accompagnatori potranno scoprire in occasione di questo evento.

Anzitutto va ricordata Senigallia, fondata dai Galli Senoni che si erano stanziati nel nord delle Marche. Divenne poi colonia romana con il nome di Sena Gallica. La sua lunga storia la rende ricca di bellezze da visitare, tra cui tantissime chiese, il Palazzo del Governo, il Palazzo ducale e la fontana delle Anatre, il Palazzetto Baviera, la Piazza Roma e la fontana del Nettuno, il Foro Annonario, i Portici Ercolani, Piazza Garibaldi, la rocca, l’area archeologica, il teatro La Fenice, Palazzo Mastai, la Pinacoteca diocesana di arte sacra, il Museo d’arte moderna, dell’informazione e della fotografia e il Museo di storia della mezzadria.

Una volta partiti, i corridori pedaleranno fino a Ostra, che secondo la tradizione discende dall’omonima città romana che anticamente sorgeva nella valle del fiume Misa e che fu distrutta dai Visigoti nel 410 d.C. Nella località denominata “Le Muracce”, a nove chilometri di distanza dall’attuale Ostra, sono ancora visibili interessanti resti archeologici di quell’antico insediamento. La leggenda narra che i sopravvissuti si siano rifugiati sui colli circostanti, fondando Montalboddo, il cui nome fu cambiato nel 1881 in Ostra. Ricco il patrimonio artistico-culturale della città: chiese, santuari, conventi, la cinta muraria risalente al XIV secolo, il palazzo comunale, la torre civica e diversi palazzi signorili. Senza dimenticare i diversi resti archeologici.

Dopo la frazione di San Silvestro, ecco Montemarciano, che si trova a nord della foce del Fiume Esino. La zona fu certamente sede di insediamento romano, mentre nel Medioevo vi si trovava un castello. Come luoghi di interesse vanno ricordati la chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo, esempio di arte romana settecentesca, la chiesa del Santissimo Sacramento, edificata su una precedente chiesa cinquecentesca e il santuario di Nostra Signora dei Lumi, risalente al XV-XVII secolo.

I corridori toccheranno poi Monte San Vito, risalente a prima del X secolo, che tra le numerose bellezze offre ai visitatori la collegiata di San Pietro Apostolo, imponente chiesa eretta in stile barocco a partire dal 1753, e Palazzo Malatesta, eretto nel XV secolo con la sovrastante torre civica, e il teatro La Fortuna.

Attraverso sei chilometri di saliscendi si giungerà a Morro d’Alba, la cui esistenza storica è accertata intorno all’anno Mille, che offre, tra le altre cose, la cinta muraria e il camminamento interno “La Scarpa”, i sotterranei, il palazzo comunale, la chiesa di San Gaudenzio e quella della Santissima Annunziata.

Dopo Belvedere Ostrense, sorto sulle fondamenta dell’antico castrum Belvideris costruito intorno al XII secolo, i corridori torneranno di nuovo nella vallata del Misa, giungendo a Pongelli per poi salire fino a Ostra Vetere, dove avverrà la divisione tra i due percorsi.

I granfondisti percorreranno quattro chilometri di saliscendi fino a Barbara, che affonda le sue radici storiche e onomastiche nell’epoca dell’invasione dei Longobardi, che nel VI secolo fondarono qui un avamposto. Si toccheranno poi Montale, borgo dotato di possenti mura che cingono quasi completamente il piccolo centro abitato, e Arcevia, il cui territorio è particolarmente ricco di testimonianze archeologiche che partono dalla Preistoria. Tante le bellezze artistiche che vi si possono trovare, tra cui la sua inespugnabile rocca e numerosi capolavori rinascimentali.

A questo punto i corridori torneranno verso la costa attraversando la zona dei castelli di Arcevia, tra cui San Pietro e Palazzo di Arcevia, giungendo a Castelleone di Suasa, che si sviluppa attorno al tipico centro storico di origine medioevale con forti mura, una rocca, il castello, la chiesa parrocchiale e il rinascimentale Palazzo della Rovere. Fu fondata come Senigallia dai Galli Senoni per poi passare sotto il controllo dei Romani. Tra le cose da visitare senza dubbio va segnalata l’area archeologica.

I partecipanti scenderanno per tre chilometri fino alla vallata del Nevola e poi, dopo otto chilometri di pianura, saliranno fino a Corinaldo, le cui mura sono riconosciute come le più intatte, imponenti, fortificate e lunghe della regione Marche e tra le meglio conservate di tutto il centro Italia. Da menzionare il palazzo comunale, ricostruito nella seconda metà del XVIII secolo al posto del primitivo edificio rinascimentale, il Santuario di Santa Maria Goretti, il teatro comunale “Carlo Goldoni”, Palazzo Cesarini-Romualdi, il campanile della demolita chiesa di San Pietro, la Civica Raccolta d’Arte “Claudio Ridolfi”, la Sala del Costume e delle Tradizioni popolari, la chiesa parrocchiale di San Francesco, quella del Suffragio, eretta sul cassero sforzesco della rocca, quella dell’Addolorata e quella di Madonna del Piano.

A questo punto otto chilometri di saliscendi fino a Monterado, risalente al XIII secolo, poi tre di discesa per la Vallata del Cesano, dieci di pianura fino a Cesano e infine, dopo altri cinque chilometri, arrivo nel centro di Senigallia, lungo i portici Ercolani. Molte di queste località saranno toccate anche dai partecipanti al percorso mediofondo, che dopo la divisione dei percorsi scenderanno per quattro chilometri fino alla vallata del Nevola, poi affronteranno quattro chilometri di pianura e quindi saliranno per due chilometri al 5% fino a Corinaldo. A questo punto, attraverso otto chilometri di saliscendi, giungeranno a Monterado, poi tre di discesa per la Vallata del Cesano, dieci di pianura fino a Cesano e infine, dopo altri cinque chilometri, arriveranno nel centro di Senigallia, lungo i portici Ercolani.

Un grande tuffo tra storia, arte e cultura attende dunque i partecipanti alla Granfondo dell’Adriatico, che potranno osservare tutto questo durante le loro pedalate, o decidere di approfondire la conoscenza di alcune di queste bellezze il sabato, da soli o insieme alle proprie famiglie.

Informazioni al sito //www.gfadriatico.it/.

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