Con i tagli sugli enti locali a rischio servizi essenziali in tutta la Provincia di Ancona
A far suonare il campanello d'allarme è il Commissario e Presidente Upi Patrizia Casagrande
“Da ormai oltre un biennio denunciamo la gravità dei tagli orizzontali ai trasferimenti statali verso Comuni, Province e Regioni che, anziché valorizzare le forme di autogoverno, mirano a scaricare sugli enti locali i costi della crisi economica, minando l’erogazione di servizi essenziali e universali e annullando anni di riforme che avevano portato al progressivo decentramento delle funzioni statali e all’avvicinamento della pubblica amministrazione ai cittadini.
Purtroppo, constatiamo che i provvedimenti annunciati dal governo rischiano di rendere irreversibile la crisi economica e sociale del Paese”.
Così la presidente dell’Upi Marche Patrizia Casagrande commentando e condividendo le parole del presidente nazionale dell’Upi Giuseppe Castiglione sugli annunciati tagli da parte del governo agli enti locali per 7,2 milioni di euro.
“Il riordino istituzionale che coinvolge le Province e non solo – continua – rischia di diventare una questione vuota e priva di ogni reale contenuto. Come si fa, infatti, a parlare di funzioni se, di fatto, la costante riduzione di risorse porta a una irreversibile paralisa amministrativa delle amministrazioni locali, già gravate dall’impossibilità di avviare nuovi investimenti a causa dei restrittivi vincoli imposti dal Patto di stabilità? Una paralisi che, se non si cambia in fretta indirizzo, rischia di trasformare gli enti locali stessi in moltiplicatori di crisi con grave danno per i distretti produttivi dei singoli territori e la perdita di altri posti di lavoro”.
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