MSFT Senigallia: “Sulla spiaggia libera vicino al porto, solo lacrime e rattoppi”
"Le cose non sono state rimesse a posto come annunciato dal Comune. E sorge una domanda..."
Nei giorni scorsi il consigliere Rebecchini, sempre attento alle problematiche sui diritti dei cittadini, con delle foto segnalava il problema della spiaggia NON più libera vicino al molo. Con una mossa a sorpresa, divisa a metà tra il Comune e la Gestiport, società per azioni a capitale pubblico il cui Presidente è Furio Durpetti marito della sig.ra Casagrande Esposto, Presidente della Provincia, un ampio tratto di spiaggia di fatto veniva chiuso impedendone l’accesso.
Dopo alcuni giorni qual è il risultato finale? “Ripristinato” quel tratto di spiaggia libera, anche se con delle ulteriori modifiche non proprio corrette, ma alquanto particolari e assai strane. Infatti noi della Fiamma Tricolore, volevamo evidenziare le “bugie” di chi, sulla stampa, annunciava di aver rimesso le cose in ordine.
Proprio in ordine no, diciamo “rattoppate”, che è ormai il modus operandi di questa amministrazione alquanto “eterogenea”, composta da molte anime diverse tra loro (c’è chi addirittura chiede le dimissioni, l’Assessore Volpini, di chi democraticamente è stato votato dai cittadini, Ilaria Ramazzotti, per aver “osato” esprimere un giudizio in contrasto con i “dogmi” tanto cari alla sinistra ateo-progressista) e che quindi gli rimane difficile trovare un buon collante per “accontentare” tutti.
Come le foto dimostrano, una parte di quella spiaggia è tornata ad essere “libera” e un’altra più piccola è stata lasciata a chi deve uscire con tavole da surf o altro. Ma, se guardate e leggete bene i cartelli, il bagno non si può fare davanti al tratto di “spiaggia libera”, ma a destra della stessa, come indicato dalla freccia che potete vedere. In pratica prendo il sole “qui”, ma il bagno posso farlo “là”…. Alquanto strano questo, ossia, non più di tanto perché il famoso “corridoio di lancio” (ma i surf volano?) è rimasto come era prima, quindi copre tutto lo spazio della spiaggia libera.
Siccome ci troviamo nel paese degli “Azzecca-garbugli” (magari a capo di un Comitato) che campano di cause nei confronti del Comune, volevo porre una semplice domanda: “Ma se per caso un bagnante che frequenta la spiaggia libera subisse un incidente, malauguratamente ricevendo una “botta” da una tavola da surf o addirittura scontrandosi con un surfista, su chi ricadrebbe la responsabilità, al surfista o alla Gestiport (e quindi al Comune) che ha in concessione il tratto di spiaggia”? Possibile mai che questa semplice domanda sia il solo ad essermela posta? Forse che un “semplice cittadino” riesce là dove non riescono certe “menti pensanti”?
Osservate, riflettete e date una risposta adeguata. Non vorremo che anche in questo caso, si finisse nella solita “fuffa”, con tante parole, per finire poi nel “nulla” con lettere “strappalacrime” da parte di una opposizione inesistente e con relative risposte ad alto tasso “diabetico”, che fanno solamente ridere.
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