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Senigallia, due moto si scontrano: muore un 16enne, grave una 41enne

Non ce l'ha fatta il giovane Michele Barchiesi. L'incidente sulla Corinaldese in località Brugnetto

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Michele Barchiesi, vittima dell'incidente stradale

Schianto violentissimo tra due moto sulla strada provinciale Corinaldese in località Brugnetto. Una moto Suzuki e un scooter Malaguti si sono scontrati intorno alle 21.20 del 29 giugno. C’è stato un drammatico sviluppo all’incidente in cui erano rimasti coinvolti un 16enne e una 41enne: il ragazzo è morto nella notte.

A causa del forte urto i centauri sono stati sbalzati a diversi metri di distanza dai loro mezzi. A dare l’allarme sarebbe stato un testimone che avrebbe assistito all’incidente. Alla guida dello scooter si trovava Michele Barchiesi, di Senigallia, nato nel 1996, che dopo alcune ore dal trasporto d’urgenza in ospedale non ce l’ha fatta: è deceduto durante la nottata.

Le condizioni dei centauri erano sembrate subito gravissime: era stata trasportata all’ospedale di Senigallia anche la donna alla guida della motocicletta: R.C. nata nel 1971, residente a Ostra, per la quale la prognosi resta ancora riservata. In un primo momento non erano state divulgate le generalità dei centauri coinvolti nell’incidente: tramite le targhe dei mezzi, i Carabinieri avevano iniziato il loro lavoro identificando gli intestatari dei ciclomotori, poi col trascorrere delle ore il quadro si è andato ricomponendo, purtroppo portando la tragica notizia della morte di Michele Barchiesi, sul cui corpo è stata già disposta l’ispezione cadaverica, che sarà effettuata nella giornata di sabato 30 giugno.

Al vaglio ancora la dinamica dell’incidente che sembrerebbe essere ancora poco chiara. Tra le ipotesi, quella di un sorpasso azzardato da parte di uno dei mezzi che avrebbe colliso con l’altro veicolo che proveniva dalla direzione opposta. I Carabinieri di Senigallia sono al lavoro per determinare se per l’impatto frontale ci possano essere concause: appare infatti improbabile che i due mezzi abbiano impattato in quel modo senza un fattore scatenante, che potrebbe essere la presenza sul tratto di provinciale di uno o più veicoli oltre alla moto e allo scooter. Per il momento, di certo c’è che lo scooter condotto da Barchiesi viaggiano in direzione monte-mare, la moto guidata da R.C. nel senso opposto.

Commenti
Ci sono 5 commenti
Mamma solidale 2012-06-30 13:43:18
Sono una madre che oggi nella stessa scuola di Michele aveva una figlia che sosteneva l'esame di maturità ...... Anche se difficile sta prova niente in confronto visto che nella bacheca dei promossi il nome di Michele seguiva la dicitura" in attesa di giudizio "certo che un attesa di giudizio non era certamente un epilogo così dove stava chi doveva giudicare!!!!!!????? In modo simbolico invio ai genitori le più sentite condoglianze
mamma di marco e veronica 2012-06-30 14:56:53
sentite condoglianze ai genitori di questo ragazzo , un' altra famiglia distrutta sappiate che vi sono vicini con tutta me stessa x so cosa si prova e come ci si sente ..
francoise 2012-06-30 22:32:17
io non conosco la famiglia di quello ragazzo ma sincere condoleanze perche abbiamo tutti dei figli
Kikka 2012-07-01 22:49:52
Mi dispiace moltissimo per la famiglia Barchiesi ! Sincere condolianze ! :'(
Anonimo 2012-08-24 02:15:08
Ho purtroppo conosciuto questa famiglia in una situazione davvero lancinante posso solo dire che sarà veramente dura andar avanti senza piu il loro piccolo grande Michele. Un ragazzo pieno di vita, solare, amante dello sport e circondato da tanti bravi amici che in un momento così difficile sono riusciti ad unirsi, e tutti insieme a portare un abbraccio alla mamma e al padre, da parte di Michele, davanti alla chiesa. Sostenere per quanto difficile la mamma con piccole frasi e parole da quelle voci giovani e tremolanti soffocate dalle lacrime. Ragazzi siete stati davvero bravi! quello che vi chiederei e' di stargli vicino alla famiglia Barchiesi perché voi tutti avete dentro una parte di Michele e loro ne avranno veramente bisogno nel tempo di rivedere noi vostri occhi il loro figlio come sarebbe cresciuto, come gli avrebbe ancora sorriso, abbracciato e scherzato. Son tornato a casa quella sera ho preso mio figlio sui bracci e mi sono messo a ripiangere, e non conoscevo nessuno.
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