“Bene Bersani, ma rinnovi”: gli esponenti Pd sulle riflessioni di Bomprezzi e Brega
I rappresentanti di diversi comuni della provincia intervengono sul sostegno al segretario nazionale
Stimolati dall‘intervento dei Sindaci Andrea Bomprezzi e Mirco Brega ci permettiamo di fare alcune considerazioni sull’attuale fase politica e sul nostro partito.
Quando abbiamo fondato il PD lo abbiam fatto consapevoli di quelle che erano le nuove sfide portate dalla globalizzazione, che assieme alle tante opportunità porta con se anche un aumento delle disuguaglianze sociali, una maggior competizione sui mercati e, non da ultimo, un’ aggressiva speculazione della finanza, anche ai danni degli Stati sovrani.
I vecchi partiti tradizionali, piccoli, litigiosi, concentrati nel confine nazionale e a scarsa vocazione europeista, non erano più in grado di dare risposte credibili ed efficaci ai problemi dell’Italia e dell’Europa.
Il PD nasce come grande scommessa di fiducia per il futuro, innovando i contenuti, il linguaggio, i modi di far politica e di selezione della classe dirigente, introducendo, primi in Europa, strumenti come le primarie per la scelta degli amministratori e dei suoi dirigenti.
Siamo stati all’altezza della sfida?Non sempre. In generale lo siamo stati nei territori, nei piccoli centri, nel lavoro compiuto nei circoli da migliaia di volontari, ma la gente ci chiede uno scatto in più, come le ultime amministrative ci hanno ampiamente dimostrato.
C’è tanta rabbia in giro. La situazione drammatica del Paese ha bisogno, nella prossima leglislatura di un Presidente del Consiglio capace, rispettabile e autorevole; un leader politico sostenuto da milioni di cittadini, al pari di Hollande, Merkel, Cameron, Rajoy.
Pier Luigi Bersani è il segretario del partito, ha vinto il congresso e tutte le elezioni amministrative, è giusto che concorra alle primarie per la premierschip del centrosinistra; può svolgere questo compito meglio di altri, se capisce il clima che c’è nel Paese ed innova.
Noi amministratori e dirigenti politici del territorio chiediamo alla politica nazionale una svolta.
Il PD può vincere le prossime elezioni, ma non con le stesse ricette e gli stessi attori del ’96. Gli elettori ci chiedono sobrietà, rigore, etica del dovere, senso del limite, competenza.
Lavoriamo perché sia rispettato lo statuto, che limita a 3 i mandati elettivi, perché non vengano concesse deroghe a questo principio, perché s’introducano le primarie per tutti i parlametari, specialmente nell’ipotesi che non si riesca a modificare l’attuale legge elettorale. Ogni posto in lista deve essere contendibile, anche quello del capolista. In questo modo si eviterebbero candidature slegate dal territorio, paracadutate da Roma, o poco rappresentative.
Abbiamo decine di bravi amministratori, che hanno conseno e che nel territorio fanno vincere il PD e che possono proporsi come la nuova classe dirigente di questo Paese.
Primi firmatari:
Cristian Mazzoni – Vicesindaco di Monterado e Coordinatore PD Zona Misa;
Massimo Costarelli – Ass. Comune di Castelbellino e Coordinatore PD Vallesina;
Lorenzo Casagrande – Ass. Comune di Ripe;
Andrea Fratini – Ass. Comune di Sassoferrato;
Thomas Braconi – Consigliere Comunale e Segr. PD di Agugliano.
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