Senigallia, aperti i processi per rissa al Mamamia, furto e lesioni sul lungomare
Finiscono nei guai tre buttafuori ed un cliente nel primo caso, due ragazze nel secondo
Per la rissa al Mamamia di Senigallia, tra un cliente del locale e i tre buttafuori allora in servizio, si è aperto giovedì 21 giugno il processo al Tribunale cittadino. Subito è stato rinviato dal giudice Antonella Marrone per acquisire tutta la documentazione e dare il via alle udienze riguardo un episodio che risale al 2009.
Un cliente anconetano M.P., visto discutere in maniera accesa con una ragazza, è stato bloccato dal buttafuori M.G. e portato fuori del locale. Qui è avvenuta la rissa e, stando a quanto sostengono i legali di M.G., sarebbe stato il giovane anconetano a prendere una bottiglia, romperla e ferire con essa il buttafuori ad un braccio.
Da qui poi sarebbero conseguite le lesioni personali di cui è accusato il buttafuori, assieme agli altri due colleghi quella sera in servizio nel noto locale di via Mattei a Senigallia. I due erano poi finiti al Pronto Soccorso.
Sempre per il reato di lesioni e sempre davanti al giudice unico Antonella Marrone sono finite a processo due ragazze per un episodio avvenuto nel settembre 2009 sul lungomare Alighieri di Senigallia.
M.A., 29enne di Castelbellino, e A.M., 28enne di Civitanova Marche, erano state scoperte mentre stavano razziando, assieme ad altre due ragazze – G.D.G. 28enne di Falconara e N.C. 26enne di Castelbellino -, il locale Sodamare di una cassa acustica, di vari alcolici e birra.
Scoperte e inseguite da un amico del titolare che aveva visto strani movimenti dietro il bancone del bar, le ragazze non si sono risparmiate nel prenderlo a calci e pugni, prima dell’arrivo dei Carabinieri.
Anche in questo caso il processo, apertosi giovedì 21, è stato rinviato per acquisire le testimonianze.
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