Senigallia è la città della fotografia e le mostre dedicate a Giacomelli sia al palazzo del Duca sia alla Rocca roveresca si stanno rilevando eventi di grande attrazione. Perfetti gli allestimenti, importanti le pubblicazioni di riferimento. Parlando con i collaboratori, i docenti e gli allievi del corso di fotogiornalismo il prof. Bugatti, direttore del Museo comunale d’arte moderna e della fotografia ha detto che l’assessore alla cultura Stefano Schiavoni gli ha chiesto di considerare le esposizioni in corso come prove generali per il Senigallia fotografia festival, che prenderà l’avvio nell’estate 2013 e che dovrebbe collocare Senigallia tra le capitali della fotografia europea, come Arlès.

Nel progetto del Musinf saranno proprio gli incontri di palazzo del Duca, raccolti sotto la sigla “Senigallia incontri” con gli Autori la formula portante del Senigallia fotografia festival.

Sabato 16 giugno alle 21,15, al palazzo del Duca ci sarà l’incontro con Franco Vaccari.

Sabato 23 è poi in programma l’incontro con il critico Achille Bonito Oliva, che ha curato la prefazione del libro “Sotto la pelle del reale”, edito da Il Sole 24 ore, di cui è autrice Katiuscia Biondi, curatrice della mostra allestita a palazzo del Duca e dedicata alla raccolta di fotografie di Mario Giacomelli pubblicate nel libro.

A Bonito Oliva, critico di grande prestigio, va anche il merito di aver presentato a Napoli la mostra delle fotografie di Mario Giacomelli che raccontano la storia del pittore Bastari.
E’ attesa la visita di Philippe Daverio.

Franco Vaccari, è un artista concettuale modenese che ha raggiunto la fama già nel 1972, quando propose alla Biennale di Venezia, dedicata in quella edizione al tema “Opera o comportamento?”, l’installazione Lascia su queste pareti una traccia del tuo passaggio, invitando i visitatori a farsi protagonisti, dando forma e incremento all’opera d’arte.

Si trattava un’originale installazione, che conteneva le tematiche della successiva ricerca artistica e teorica di Vaccari, basata sulla valorizzazione dell’autonomia creativa della macchina capace di cogliere “un inconscio collettivo”, ma anche rivolta alla ridefinizione dell’identità dell’arte e, soprattutto, del ruolo dell’autore.

Su tali tematiche si incentra anche il libro, dedicato da Luca Panaro alla ricerca dell’artista modenese e intitolato “L’occultamento dell’autore“.

Spesso, Vaccari si è confrontato con le nuove tecnologie cimentandosi, per esempio, con la mail art come ha fatto con il progetto Atelier d’artista, in cui ha chiesto agli artisti di tutto il mondo di inviargli per posta elettronica le immagini dei rispettivi luoghi di lavoro.