Quelle carogne dei pinguini
Uno studio dei primi novecento svela il lato 'oscuro' di questo animale dell'Antartide
Se l’immagine dei pinguini che avete comunemente in mente è quella dei simpatici ballerini di Happy Feet o dei soldatini super organizzati del gioiello d’animazione Madagascar, allora, con ogni probabilità, non dovreste andare avanti con la lettura di questo articolo.
Una scioccante verità, rimasta segreta per un secolo, emerge ora da uno studio scientifico: i pinguini a volte violentano le femmine, uccidono i pulcini e non è raro che si cimentino anche nella necrofilia e nello stupro di gruppo. Insomma il luogo comune che vuole questi animale, monogami e legati alla cura della prole fino al sacrificio della propria vita sarebbe destinato a cadere.
E’ questo che emerge dal rapporto steso dal naturalista inglese, George Murray Levick e rimasto chiuso in cassetto, per non scandalizzare la Gran Bretagna dei primi del ‘900. Lo scienziato che prese parte alla spedizione di Robert Scott al Polo Sud a cavallo dal 1911 -12, osservò alcune colonie di pinguini di Adelie nella zona di Cape Adare.
Lo studioso, una volta tornato a Londra, preferì omettere nel suo trattato intitolato ‘Natural History of the Adelie Penguin’ i paragrafi inerenti alle abitudini sessuali osservate in alcune colonie di pinguini.
Una copia originale del trattato è stata rinvenuta dal curatore della sezione sugli uccelli del Museo di Storia Naturale di Londra Douglas Russell, che ritiene il trattato credibile e accurato. Dagli scritti censurati, emergerebbe una lato’oscuro’ del pennuto dell’Antartide che ha ben poco in comune con l’animale che abita l’immaginario collettivo.
Russell ha spiegato ai microfoni della Bbc: “I pinguini di Adelie non accoppiati, sono spesso dediti a comportamenti aberranti, che comprende la necrofilia, la coercizione sessuale, l’abuso sessuale sui pulcini e attitudine omosessuale e la necrofilia; fra i momenti più drammatici del comportamento dei pennuti antartici descritti da Levick, c’è quello in cui mini-gruppi di sei-sette individui si aggirano attorno alle collinette, molestando i loro simili che vi abitano con azioni violente che possono finire anche con l’uccisone della prole e la violenza sessuale nei confronti delle femmine.”
Chissà se ci sono pure animali che, sempre in natura, si autoimpongono la CASTITA'?...Così, giusto per sapere chi e' veramente contro nautra, e chi no...!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!