Senigallia, è morto il ciclista caduto in fondo a ponte Zavatti
Antonio Polverari non ce l'ha fatta: si è spento in una clinica in Svizzera domenica 3 giugno
Dopo una settimana appeso ad un filo tra la vita e la morte, non ce l’ha fatta Antonio Polverari, l’uomo di 45 anni che nel tardo pomeriggio di domenica 27 maggio è caduto dalla sua bicicletta in fondo alla discesa del ponte Zavatti battendo violentemente la testa.
Le condizioni dell’uomo era sembrate subito gravi tanto da richiedere l’intervento sul luogo del sinistro dell’eliambulanza che lo aveva trasportato d’urgenza all’ospedale di Torrette.
Nonostante un quadro clinico definito dai medici fin da subito ‘molto grave’, nei giorni successivi all’incidente le condizioni dell’uomo erano sembrate stazionarie, tanto da far sperare in una sua possibile ripresa. Ad una settimana esatta dall’incidente, ecco il tragico epilogo della vicenda: Polverari si è spento in una clinica svizzera dove l’uomo era stato trasferito per volontà della famiglia.
L’uomo, anche se di origini senigalliesi, era nato a Ginevra e viveva in Svizzera; iscritto alle liste dell’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, tornava spesso a Senigallia dove ancora risiede la sua famiglia d’origine.
Tra l'altro è l'unica via per poter accedere al centro commerciale se si proviene dal centro cittadino.
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