Senigallia: il 6 giugno di 30 anni fa lo storico esodo a Modena per tifare Vigor
Era il 6 giugno 1982 quando la città si riversò in Emilia per una partita di calcio
6 giugno 1982-6 giugno 2012.
Sono passati trenta anni, tanti, ma il ricordo dell’esodo in quel di Modena resta vivo in molti senigalliesi.
Perché in quel caldo pomeriggio di trenta anni fa, non si assistette soltanto a un evento sportivo, lo spareggio, per la promozione in serie C1, tra Vigor Senigallia e Mestrina, ma a qualcosa di più.
Senigallia, allora, aveva meno di 40.000 abitanti e mai in precedenza ne aveva visti, non soltanto per un evento sportivo, così tanti spostarsi in massa in un’altra città.
Quanti furono di preciso? Difficile anche quantificare, perché forse proprio per il numero elevato, le versioni talvolta sono state divergenti, quasi a rimpolpare il mito di quella giornata, ricordata nostalgicamente da quelli che c’erano, ma il cui eco è giunto anche a chi, allora, nemmeno era nato.
Di certo, degli 8.000 spettatori riportati dalle cronache del giorno dopo, i senigalliesi furono una gran parte, non meno di 3.000 e comunque molti di più dei veneti.
Perché allora, lo sport, era anche un fenomeno di costume, e la rivalità, specie nei derby, qualcosa che andava oltre il calcio entrando nella sfera del campanilismo.
E poi, non c’era la pay-tv, e la domenica, come in un rituale, si andava allo stadio. In tanti.
Quella magica Vigor, fatta da giocatori venuti da fuori come Lorenzo Di Iorio e Roberto Ennas, ma anche da prodotti locali come “Gilda” Giuliani e Luigi Cardaccia, era un fenomeno di massa: sotto l’attenta guida di Lidio Rocchi, poi divenuto politico di successo, veniva già da due campionati vittoriosi e stava preparando il tris.
Basti dire che, con due punti di ritardo dalla Mestrina, al Comunale, ancora non “Bianchelli”, per l’ultima di campionato della serie C2 1981-82 domenica 30 maggio si presentarono in 7.000 per spingere la squadra al successo-aggancio (la vittoria valeva ancora due punti, nel calcio di allora).
Non male per quella che era soltanto una “cittadina”: di meno di 40.000 abitanti, appunto.
Quella partita finì 3-0, e anche il Sindaco Giuseppe Orciari fu visto festante in tribuna.
Sette giorni dopo, appunto il 6 giugno 1982, a Modena i tifosi vigorini, di ogni sesso ed età, arrivarono con tutti i mezzi possibili per lo spareggio decisivo contro la stessa Mestrina; autobus, auto private, treno, con la stazione ferroviaria della città emiliana letteralmente invasa da senigalliesi.
Ma andò male: lo sconosciuto Zanotto segnò l’unico suo gol in campionato proprio a 4′ dalla fine, gettando nello sconforto migliaia di senigalliesi, il presidentissimo Walter Vignoli, e tutta la squadra.
A distanza di così tanti anni, in molti il ricordo è però ancora vivo, e anche dalle pagine facebook dei tifosi vigorini, c’è chi ha ricordato, con inevitabile malinconia, quel giorno di trenta anni fa.
Quando Senigallia – anche quella meno appassionata di vicende sportive – si riversò in massa altrove come non era mai successo prima e non sarebbe più successo dopo, per seguire la sua squadra.
La formazione della Vigor nello spareggio:
Di Iorio, Baldacci, Mattioli, Fabbri, Ciccone, Mugianesi, Giuliani, Cardaccia, Ennas (61′ Del Pelo), Bettelli (18′ Pezzuoli), Nemo.
In panchina D’Arsiè. Allenatore Rocchi
E' stata l'ultima grande emozione calcistica .... poi sono guarito.
Grazie del ricordo
Per quel che mi riguarda e fingendo che su eventi del genere la volontà individuale possa avere effetto, avrei rinunciato volentieri alla vittoria della Coppa del Mondo degli Azzurri per la C1 dei Rossoblù.
Fanatico ed estremista? No, semplicemente vigorino!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!