Una nuova forte scossa ha fatto  nuovamente tremare la zona già flagellata dai terremoti del 20 e 29 maggio. Intorno alle ore 21.20 i sismografi dell’INGV hanno registrato una scossa di magnitudo 5,1; il sisma è stato avvertito distintamente anche in Lombardia, Veneto e Liguria. L’epicentro è a Novi di Modena.

Sono più di 40 invece le scosse più leggere registrate nella sola giornata del 3 giugno. Le più forti si sono avvertite nelle province di Modena, Ferrara, Bologna e Mantova.  Alle 20 è stata registrata tra Cavezzo e Mirandola una scossa di magnitudo 3,8; poco prima l’ingv ne aveva registrata un’altra di 3,4.

La Protezione civile dell’Emilia Romagna e le forze dell’ordine sono al lavoro per verificare se la scossa di terremoto delle 21.20 abbia provocato nuovi danni nelle zone già colpite dai sismi di questi giorni. Al momento non risultano feriti (qualche malore da parte di persone anziane), ulteriori danni si sono registrati, invece, nelle zone rosse delle cittadine già chiuse ai residenti: è crollata la Torre di Novi, simbolo del sisma di martedì. Grande la paura tra gli sfollati che vivono nelle tendopoli e nei centri d’accoglienza.

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