Senigallia: premiati 100 agenti della Polizia locale
La consegna dei diplomi dopo un corso di formazione è avvenuta lunedì 28 maggio
Si è svolta lunedì (28 maggio) mattina la cerimonia di consegna dei diplomi di fine corso agli operatori della Polizia locale dei Comuni e delle Province delle Marche.
Sono cento gli agenti premiati nella sede del reparto mobile della Polizia di Stato di Senigallia, alla presenza del presidente Gian Mario Spacca, i sindaci dei comandi dei vigili interessati, i prefetti, il direttore dell’Ufficio studi della Scuola di formazione della Polizia di Stato di Spoleto Gianluca Porroni, il dirigente generale della Polizia di Stato Gen. Balduino Simone e il comandante del reparto mobile della Polizia di Stato di Senigallia Antonio Adornato.
Il corso è stato organizzato dalla Regione, in accordo con la Polizia di Stato – che ha messo a disposizione insegnanti scelti tra i propri ufficiali – a seguito di una convenzione (sottoscritta il 28 marzo 2011) che avvia la collaborazione tra Ministero dell’Interno e Regione per la realizzazione di specifici percorsi formativi per agenti di polizia locale.
L’attestato delinea un radicale cambiamento dell’immagine del “Vigile Urbano” che deve poter rispondere, in modo sempre più efficace, alle nuove esigenza di sicurezza e del rispetto delle regole della comunità locale.
La preparazione offerta dai corsi permette di attivare interventi che vanno oltre la sfera del tradizionale controllo dell’ordine pubblico per divenire “nuova prevenzione” con un insieme di iniziative pubbliche e private, finalizzate alla riduzione dei danni provocati non solo dagli atti definiti come reati, ma anche di inciviltà e disordini non qualificabili come illeciti.
“Questo corso – ha detto il presidente Spacca – è il segno tangibile della collaborazione tra Regione, enti locali e Polizia di Stato. Oggi vi accingete a svolgere un ruolo di grande responsabilità. L’augurio che vi rivolgo è di avere per la nostra comunità sempre maggiore autorevolezza, di svolgere sempre di più un ruolo di orientamento che già oggi i cittadini vi riconoscono. La nuova prevenzione – ha aggiunto – può caratterizzarsi, oltre che come prevenzione sociale, come prevenzione situazionale, dando luogo a misure rivolte a specifici contesti territoriali. Si tratta di interventi che hanno come finalità la riduzione dei fenomeni criminosi o di disordine urbano in aree circoscritte. L’obiettivo preciso è quello di rianimare un territorio, favorire lo sviluppo di attività sociali ed evitare il degradarsi di situazioni critiche. Sono quindi azioni che favoriscono lo sviluppo della comunità, per la ricostruzione di una dimensione comunitaria e il miglioramento complessivo delle condizioni sociali abitative e dei servizi“.
La Regione cofinanzia ogni anno i progetti che i Comuni e le Province presentano per favorire le migliori politiche integrate di sicurezza sul territorio, attivando linee guida per la sicurezza degli ambiti urbani e la percezione della stessa alla popolazione. Oltre che con i Comuni, si sta avviando un percorso di azioni che coinvolgono nuovi soggetti sul territorio, tra cui progetti che hanno come punto focale il concetto di “legalità” e rispetto delle regole del buon vivere civile per giovani e scuole.
Va in questa direzione la proposta di legge regionale sulle politiche integrate di sicurezza e ordinamento della polizia locale che è stata approvata, lunedì 28 maggio, dalla Giunta regionale riunita nella consueta seduta settimanale.
Due i punti focali del documento che passerà ora all’esame della competente Commissione consiliare: innanzi tutto promuovere un sistema integrato per la sicurezza con le politiche sociali, educative e territoriali della Regione e degli enti locali, poi disciplinare l’organizzazione e le funzioni di polizia locale per migliorarne l’efficacia attraverso una gestione coordinata a garanzia della sicurezza dei cittadini.
Tenuto conto del nuovo Titolo V della Costituzione, la proposta è il risultato di un intenso lavoro di elaborazione e coordinamento, rispetto alla disciplina vigente, delle istanze pervenute dai soggetti principalmente coinvolti, quali corpi e servizi di polizia locale, comuni, provincie, prefetture, uffici giudiziari ed associazioni sindacali.
Tra le specifiche peculiarità del testo, l’istituzione di un unico comitato tecnico consultivo per la sicurezza integrata e la polizia locale, in grado perciò di analizzare, interpretare e rispondere da più punti di vista alle richieste e esigenze scaturite dal territorio; l’esclusività delle mansioni di polizia locale, all’interno dei comuni e delle province, da parte degli operatori.
Particolare attenzione poi per l’attività formativa che si attua su diversi livelli: prima formazione, formazione continua, corsi per l’accesso che possono essere titolo preferenziale ai fini della formazione di graduatorie finali dei concorsi.
Inoltre è prevista la creazione di un numero unico telefonico di emergenza per la polizia locale, collegato con il territorio regionale e l’istituzione della “Giornata della polizia locale”.
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