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Anche Senigallia ha la sua (piccola) TAV. E’ al Brugnetto

La Variante, inutile e costosa, rischia di ritardare la messa in sicurezza della città. Per promesse elettorali

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Caffespresso
Modifiche territoriali al Brugnetto di Senigallia

Martedì prossimo, 29 maggio, la Giunta Mangialardi porterà in II Commissione Consiliare il progetto della Variante al Brugnetto e le vasche d’espansione. Per la quinta volta dovremo assistere al tentativo della Maggioranza di acconciare assieme un’opera strategica e necessaria per la Città, le vasche d’espansione (che pure necessitano della messa a punto di particolari non secondari prima dell’approvazione), con un’opera costosa e fondamentalmente inutile, un’autentica ferita nel territorio lunga circa un chilometro e mezzo, frutto di un accordo elettorale del Sindaco: la Variante Corinaldese al Brugnetto.

Con un costo stimato in due milioni e mezzo di Euro, il consumo diretto di oltre due ettari del più fertile territorio agricolo, senza nessun parere tecnico a supporto o un abbozzo di valutazione costi – benefici, la Variante del Brugnetto è stata maldestramente affiancata al progetto delle vasche d’espansione, nel tentativo di farla passare sottobanco, in una specie di “O tutto o niente”.

Una mossa avventata e pericolosa, che rischia di rallentare l’attuazione di un’opera destinata a mettere al sicuro dalle esondazioni il centro abitato di Senigallia e di confondere le priorità di un’intera Città con quelle di un comitato che ha un credito elettorale nei confronti del Sindaco.

Persino il tracciato della Variante appare improvvisato e frutto di passeggere ispirazioni, arrivando a tre versioni della strada, la Small, la Medium e la Large. Attualmente la versione più gettonata è la Small, che prevede addirittura un tratto di strada di duecento metri nel territorio del Comune di Ripe. Chissà se il vicino Sindaco è stato avvisato del fatto che stiamo pianificando un’opera pubblica nel suo territorio!

Il gruppo consiliare di Partecipazione sta seguendo tutto il dibattito della Variante in Commissione con francescana pazienza e sta assistendo, suo malgrado, a tutto un campionario di improvvisazioni e colpi d’ingegno, per un’opera, la Variante, che nessun tecnico qualificato si è sentito di sottoscrivere o promuovere. Eccezion fatta, ovviamente, per l’Ufficio Urbanistica del Comune di Senigallia, trasformato da servizio tecnico a braccio operativo per il mantenimento del consenso elettorale.

Dopo aver inutilmente evidenziato la necessità di dare la massima priorità all’iter delle vasche d’espansione a scapito della Variante, il Gruppo di Partecipazione ha formulato una semplice proposta alternativa per risolvere il problema della viabilità al Brugnetto: lasciare inalterato il tracciato attuale della Provinciale Corinaldese, costruire una rotatoria all’incrocio con il Brugnetto (via Garibaldi – Strada per Bettolelle) e ricavare un sottopassaggio ciclopedonale a servizio dei residenti di Borgo Castello, che così potranno raggiungere in sicurezza il centro abitato della frazione.
Una proposta, quella di Partecipazione, che ha soltanto un paio di difetti: è fattibile e costa poco. Per il resto sono tutti pregi.

Paolo Battisti e Roberto Mancini, consiglieri del gruppo consiliare PartecipazioneLa proposta avanzata da Partecipazione non prevede un’opera faraonica destinata a non essere mai realizzata, utile per l’effetto annuncio da campagna elettorale permanente. La proposta avanzata da Partecipazione è una vera opera pubblica con un impatto minimo sul territorio e un costo complessivo di soli 300.000 Euro, fra sottopassaggio e rotatoria, che potrebbero essere messi in bilancio dalla Provincia già dal prossimo anno.

E’ paradossale, poi, che oggi, dopo due anni da quella promessa elettorale che ha strumentalizzato l’esigenza legittima di sicurezza stradale da parte degli abitanti di Borgo Castello, non sia stato realizzato alcun intervento immediato per mitigare i disagi del traffico.
Da subito sarebbero possibili queste misure per fare in modo che quel tratto di strada venga percepito come uno di quelli da percorrere a velocità moderata:
1. installare una rotatoria provvisoria;
2. estendere la lunghezza del tratto sottoposto al limite dei 50 Km/h;
3. potenziare in modo specifico la segnaletica verticale;
4. prevedere il periodico stazionamento di vigili urbani.

Sull’incongruità tecnico – economica della Variante si potrebbe dire molto, ma per una classe politica avvitata sulla necessità di salvaguardare il bacino elettorale non ci sono mai argomenti a sufficienza. La stessa classe politica che in questo periodo organizza affascinanti seminari sul consumo e sul governo del territorio assieme all’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), esprimendo e sviluppando concetti di “urbanistica partecipata”, e “vocazioni territoriali”. Ci chiediamo soltanto se l’Assessore Ceresoni, delegato INU per le Marche alla Commissione Nazionale di Urbanistica, ha mai presentato all’INU il progetto della Variante al Brugnetto e quale parere abbia ricevuto.

Per i cittadini di buon senso potrebbe essere sufficiente una relazione della Provincia sull’impatto del traffico nell’area del Brugnetto dopo l’adeguamento della Provinciale Corinaldese. Una relazione del novembre 2011 in cui si arriva alla conclusione che l’aumento di traffico previsto (e sostanzialmente confermato dalla rilevazione successiva del Comune di Senigallia) non renderà necessaria una ulteriore modifica del tracciato. In sintesi: per i progettisti della nuova Corinaldese l’esigenza di una Variante non sussiste.

Si potrebbe aggiungere che, anche nel peggiore degli scenari possibili, l’impatto del traffico della nuova Corinaldese al Brugnetto sarà inferiore del 30% rispetto ad altre frazioni del Comune di Senigallia, Cesano e Marzocca, dove risiedono migliaia di cittadini e dove nessuna Amministrazione ha mai proposto, né sentito l’esigenza di proporre, la costruzione di un by-pass stradale alla Statale Adriatica. Sull’argomento si vedano i risultati del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) e gli studi del traffico preliminari della Complanare.

Nonostante queste valutazioni, svolte da tecnici e non da politici, e contro tutti i criteri di buona amministrazione del denaro pubblico e del territorio, martedì prossimo, in Commissione Consiliare, l’Amministrazione Comunale tenterà per l’ennesima volta di procedere al varo della Variante del Brugnetto. Il Gruppo Partecipazione sarà presente con le sue argomentazioni e tenterà di promuovere l’idea di un diverso utilizzo del territorio e delle risorse pubbliche. Perché alla tutela di un bene scarso e non infinito quale è il territorio, è ora di affiancare la tutela di un altro bene che rischia l’estinzione: il denaro pubblico.

da Paolo Battisti e Roberto Mancini
Gruppo Consiliare Partecipazione

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