Aperta la mostra sul “megalomane” Carlo Cesarini da Senigallia – FOTO
Il ricordo di Antonio Lubrano e del fratello dello scenografo televisivo che così si definiva
Il cortile della Rocca Roveresca di Senigallia era gremito per l’inaugurazione della mostra dedicata a Carlo Cesarini, il famoso scenografo televisivo e pubblicitario che ha dato lustro alla nostra città dagli anni ’50 legando al suo nome quello della sua “casa”, facendosi chiamare Cesarini da Senigallia.
La mostra, aperta fino al 31 agosto, è un viaggio nella vita e nei lavori realizzati dall’artista: le scenografie televisive per trasmissioni notissime come Studio Uno o Canzonissima, le campagne pubblicitarie per la Fiat, la progettazione delle vecchie cabine telefoniche della SIP, l’illuminazione delle Grotte di Frasassi.
Artista, abbiamo scritto, perchè quello che Cesarini da Senigallia esprimeva era un concetto artistico, una continua invenzione più che un lavoro. E invenzione è stata quella del ruolo stesso dello scenografo all’interno dello staff di un programma televisivo.
A ricordare la figura di Cesarini da Senigallia, insieme al Sindaco Mangialardi che promette dopo la mostra l’intitolazione di una via allo scenografo, all’Assessore Schiavoni e al Dirigente Mirti, c’erano Giovanni Di Giuseppe, Antonio Lubrano e Francesco Cesarini.
Giovanni Di Giuseppe, direttore della sede Rai delle Marche, è stato il vero motore dell’iniziativa, che ha portato avanti l’idea, ha svolto il lavoro di recupero del materiale esposto ed ha coinvolto l’Amministrazione Comunale nel progetto, trovando grande collaborazione, e la famiglia dell’artista nel fornire foto e documenti.
Antonio Lubrano, giornalista e conduttore televisivo, ha ricordato come ha conosciuto Cesarini da Senigallia, raccontando aneddoti e sottolineando come lo scenografo mettesse nei suoi lavori la megalomania della quale affermava di essere intriso: ecco allora la maestosità e il “gigantismo” degli elementi scenici, ma anche i grandi vuoti che andavano riempiti dall’immaginazione dello spettatore.
Al fratello Francesco Cesarini il compito di chiudere la presentazione prima del taglio del nastro, con il racconto di una giornata trascorsa con Carlo, Mino Damato e la figlia di Charlie Chaplin su un set a Frasassi, quando bastavano un ciauscolo e due bottiglie di vino per diventare grandi amici e per trascorre una giornata esagerata e da ricordare per tutta la vita.
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