Senigallia: al Gabbiano per il mercoledì d’essai c’è “Ulidi piccola mia”
Il film rivelazione del Festival di Torino sarà proiettato alla presenza del regista il 23 maggio
Arriva a Senigallia “Ulidi piccola mia” dopo essere stato accolto con favore di pubblico e di critica nei diversi festival in cui è stato presentato, a partire dall’ultimo Torino Film Festival dove Gianni Amelio l’ha definito «Un fiore al limite del campo, un film come ce ne dovrebbero essere di più».
Per la delicatezza e l’autenticità con cui racconta la storia di Paola, quasi diciottenne, e della sua esperienza come ospite di una casa famiglia per minori, “Ulidi piccola mia” ha ottenuto il Patrocinio della Coordinamento Nazionale delle Case per Minori e dell’Unione Comunità di Tipo Familiare per Minori di Roma e Lazio.
“Ulidi piccola mia” è il racconto colorato, ironico e sincero di un disagio, di brutte ferite e di una crescita; e dello strano stupore che lascia la paura quando la si affronta.
Mateo Zoni entra nel mondo delle comunità di accoglienza filmando un tema e un’esperienza difficili, con un cinema dall’approccio documentario, partecipe e privo di preconcetti, grazie anche a un ritratto femminile memorabile: una ragazza capace di abbattere il muro di comunicazione della malattia con un’energia disarmante, e coinvolgente.
Offrendo una visione del disagio mentale – troppo spesso vissuto come problema da isolare e nascondere – come una questione aperta e condivisibile, senza timori e tabù.
Trama:
Paola sta per compiere 18 anni e negli ultimi quattro è stata ospite in una comunità lontana dalla famiglia. Fa ritorno a casa solo per brevi periodi. Figlia di un contadino emiliano e di una donna marocchina è cresciuta tra due culture. Ora deve cominciare a guardare al suo futuro che vorrebbe felice.
“Giuro che io salverò la delicatezza mia / la delicatezza del poco e del niente / del poco poco, salverò il poco e il niente / il colore sfumato, l’ombra piccola / l’impercettibile che viene alla luce / il seme dentro il seme, il niente dentro/ quel seme. Perché da quel niente/ nasce ogni frutto. Da quel niente/ tutto viene”. Con questi versi di Mariangela Gualtieri (da ‘Giuro per i miei denti da latte’ nel libro “Senza polvere, senza peso” edito da Einaudi) trasformati in canto si apre un film che prende spunto da uno spettacolo teatrale per affondare lo sguardo in una realtà che va sfiorata con la leggerezza di un battito di ciglia.
Matteo Zoni sa come posizionare una telecamera che sia capace di svelare non dimenticando mai il rispetto per i soggetti ripresi. Perché Paola, la giovane protagonista, sta compiendo un percorso di recupero da una profonda depressione. Ogni minimo ostacolo rischia di farla arretrare in maniera pericolosa. Zoni ce la rivela sapendo attendere. Lo spettatore non ha alcuna informazione preliminare su di lei e sulle sue compagne di comunità. Non ci sono cartelli esplicativi né voci off a descriverci dove la ragazza si trovi o perché sia lì.
Sarà lei, con il suo volto capace di illuminarsi e di rabbuiarsi nell’arco di tempo di pochi secondi, ad aprirci (con la delicatezza di cui sopra ma anche con scatti di ribellione adolescenziale) le porte della sua storia e a farci comprendere cosa stava alla base del suo autolesionismo (che talvolta tuttora riemerge). È un’ulidi (che in Marocco significa ‘piccola mia’) che necessita di cure come una pianta fragile ma che non ha rinunciato a cercare di affondare le radici in un terreno più solido di quello che le è toccato in sorte.
In un’epoca di pessimismo cosmico opere come questa ci ricordano che una luce in fondo ai tunnel individuali può esserci e può essere raggiunta.
“Sarà un piacere presentare il film di fronte alle associazioni che nel territorio di Senigallia portano avanti e vivono, giorno dopo giorno, la realtà delle comunità per adolescenti. Mi auguro che Ulidi piccola mia possa in qualche modo portare alla luce e valorizzare il loro impegno, da sempre indispensabile, invisibile, ma costante”.
E’ quanto ha dichiarato il regista Mateo Zoni in vista della proiezione e successivo incontro con le associazioni di mercoledì 23 maggio, ore 21.15, al Cinema Gabbiano di Senigallia.
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