Senigallia: imbrattati i manifesti della Fiamma Tricolore
La denuncia del segretario della sezione locale Marcello Liverani
Inciviltà, anti-democrazia, infantilismo, esasperazioni senza senso, nessun rispetto per il prossimo, ignoranza, maleducazione…questi sono solo alcuni dei pensieri che mi vengono in mente dopo aver visto come, ancora oggi, ci si diverta a denigrare una “parte politica” imbrattando i manifesti con disegni e parolacce offensive, come le foto allegate ampiamente dimostrano.
E per qualcuno questa sarebbe la democrazia che tanto sbandierano?
Premetto che la “questione” mi fa ovviamente ridere, perché pensare che ancora ci sia in giro chi va a divertirsi, come i bambini, con le bombolette spray a “dipingere” i manifesti politici mi lascia basito. Ma non avevano niente di meglio da fare anziché girare le strade alla affannosa ricerca del manifesto da imbrattare? Un più sano divertimento no?
Sarei curioso di sapere cosa ne pensa il massimo esponente della Giunta Comunale: il Sindaco Mangialardi, di questi atti che non hanno nulla di sensato. Non è una polemica la mia, perché so benissimo che chi commette queste cose sono sempre quattro gatti che “non esistono” e “non fanno testo” nel panorama politico e democratico di una cittadina, e Senigallia è sempre stata democratica per fortuna, con pochissime pecore nere…oddio, non proprio “nere” direi in questi casi.
Immagino, e ne sono certo, che il Sig. Sindaco non approvi e condanni questo modo molto poco educato di “fare politica” (ma quale politica?????), però mi piacerebbe leggerla qualche sua parola in merito a questo episodio.
Anche perché in questo caso è stato offeso un partito: il Movimento Sociale Fiamma Tricolore, che onestamente usa solo le parole, a volte anche dure, per fare politica, ma di certo non commette simili infantilità e non permette che possano avvenire certe intolleranze barbare.
Chiaramente, essendo stato commesso un gesto offensivo verso un partito politico, il sottoscritto, quale rappresentante locale, si è visto costretto a presentare denuncia contro ignoti alla Stazione dei Carabinieri di Senigallia.
Le leggi esistono e vanno rispettate.
Non c'è spazio per i fascisti.
Da nessuna parte.
I giovani disoccupati-frustrati che escono dal mamamia, si divertono a imbrattare manifesti di chi non subisce la loro "civile" democrazia e godono dandosi al vandalismo, che i compagnucci al potere fingono di contrastare.
"«Li associati per cui per più d'un ventennio è venuto fatto di poter taglieggiare a lor posta e coprir d'onta la Italia, e precipitarla finalmente a quella ruina e in quell'abisso ove Dio medesimo ha paura guatare, pervennero a dipingere come attività politica la distruzione e la cancellazione della vita, la obliterazione totale dei segni della vita. Ogni fatto o atto della vita e della conoscenza è reato per chi fonda il suo imperio sul proibire tutto a tutti, coltello alla cintola.» (C. E. Gadda, da Eros Priapo)
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