Bomba alla scuola di Brindisi, un video potrebbe inchiodare l’autore del gesto
Telecamera su un chiosco registra un uomo sulla cinquantina con giacca scura e pantaloni chiari
Un video è la chiave di svolta nelle indagini per l’attentato davanti alla scuola Morvillo-Falcone, a Brindisi. Una telecamera installata su un chiosco che vende panini e bibite, a pochi metri di distanza dall’ingresso della scuola, dove si è verificata l’esplosione di tre bombole di GPL che ha ucciso Melissa Bassi, potrebbe inchiodare un uomo, sulla cinquantina, con giacca scura, camicia bianca e pantaloni chiari, individuato come il probabile autore della tentata strage di sabato 19 maggio.
Gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi senza escludere né la pista mafiosa, né quella del colpo solitario da parte di un singolo individuo, senza associazioni a delinquere alle spalle. Elementi “significativi” sarebbero in possesso delle forze dell’ordine come ha testimoniato il Procuratore capo di Brindisi Marco Dinapoli.
Alle 7:40 di sabato mattina, l’uomo era già in posizione, pronto a far saltare in aria le bombole nascoste dentro un contenitore per rifiuti comprato appositamente. Appena sono arrivate le ragazze, alcune sedicenni “pendolari”, l’uomo, nascosto dove poteva comunque vedere la scena, ha azionato un pulsante che ha innescato il dispositivo esplosivo.
Un uomo che conosce l’elettronica, si parla di un ingegnere o di un ex militare – ma sono solo ipotesi – e che avrebbe avuto un complice o più: non sarebbe stato lui, infatti – stando a quanto dichiarato da una donna – a spostare il cassonetto e a posizionarlo verso il muro vicino alla scuola intorno alle 3 di notte.
Nel pomeriggio di lunedì 21 maggio si terranno intanto i funerali della studentessa uccisa, Melissa Bassi, a Mesagne.
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