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Sanità a Senigallia, Volpini replica a Battisti (Partecipazione)

L'assessore: "Le cause del disagio sono strutturali, non vanno usati toni apocalittici"

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Sanità

Ho letto con attenzione l’intervento di Paolo Battisti  nel quale, con il tono solenne ed accusatorio di chi non contempla dubbi, il consigliere comunale denuncia lo sfascio della sanità locale ed individua nell’Amministrazione Comunale e specificamente nel sottoscritto il il principale responsabile di quanto sta avvenendo.
L’unico nostro piccolo merito, a suo dire, sarebbe quello di aver, sia pure tardivamente, imboccato la strada indicata da tempo dal suo gruppo consiliare.

Non voglio far polemiche su un argomento così delicato, tuttavia proprio perché si tratta di un tema essenziale per la vita dei cittadini, merita di essere affrontato in un modo un po’ più serio ed articolato.

Il disagio che vive la sanità pubblica in Italia e nella nostra Regione è sotto gli occhi di tutti.

Le cause sono strutturali e le conosciamo bene: fondo sanitario sottostimato, continui tagli ai finanziamenti, blocco del turn-over del personale, aumento dell’età media della popolazione con conseguente aumento della cronicità.

Nel sistema sanitario regionale le difficoltà sono accentuate da continue trasformazioni di assetti giuridici e amministrativi l’ultimo dei quali,legge regionale 17 del 2011, ha soppresso le tredici Zone territoriali sostituendole con cinque Aree Vaste, alle quali non è stata assegnata personalità giuridica.

Questa nuova organizzazione, ancor non definitiva, ha concentrato il potere decisionale nelle mani di pochi: Presidente della Regione, Assessore Regionale e Direttore di Dipartimento, Direttore dell’ASUR, relegando sempre di più ai margini il ruolo della politica espressione dei territori.

Le Conferenze dei Sindaci, luogo dove il territorio poteva esprimersi in termini di indirizzo e proposta, sono state cancellate e non ancora sostituite dalla Conferenza dei Sindaci di Area Vasta.

La stessa Conferenza Socio Sanitaria Regionale, sulla quale a Senigallia avevamo puntato con la presidenza di Mangialardi, ha perso la sua funzione e non è stata ancora sostituita.

Tuttavia la situazione del nostro ospedale non può essere rappresentata con i toni drastici, quasi apocalittici, come quelli usati da Battisti.

E questo per il rispetto che si deve ai tanti medici ed operatori sanitari che, pur nelle difficoltà, riescono far fronte alle necessità e ad assistere nel migliore dei modi i pazienti.

Nell’Ospedale, senza citare le singole situazioni, c’è una qualità diffusa nell’assistenza e su questo i cittadini possono stare tranquilli.

Il DEA di primo livello è attivo nella nostra città da 14 anni (molto prima dell’arrivo a Senigallia del consigliere Battisti).

Certamente non dobbiamo mai abbassare la guardia come Amministratori e come cittadini, proprio in questo momento di grande trasformazione del sistema, ed occorre batterci insieme per un potenziamento del nostro ospedale attraverso l’accorciamento delle liste di attesa, il rinnovo delle apparecchiature tecnologiche, la copertura dei posti vacanti.

In ultimo quando parliamo di sanità non dobbiamo riferirci solo all’ ospedale ma anche al territorio, versante nel quale abbiamo acquisito in questi anni un’ottima qualità nei servizi di primo livello.

Penso all’assistenza domiciliare integrata, ai servizi ad integrazione socio sanitaria come il Centro Diurno Alzheimer o la struttura “Nilde Cerri” rivolta ai malati psichiatrici.

Si tratta di servizi attivati grazie ad una collaborazione tra Amministrazione Comunale, sanità Terzo Settore, mondo del volontariato e che sono diretti a fronteggiare quella cronicità che rappresenta una delle sfide del futuro.

Del resto che i servizi sociali e sociosanitari a Senigallia e nel territorio rappresentino un’eccellenza lo ha ammesso lo stesso consigliere Battisti al termine dei lavori della Commissione.

Quanto al resto, vorrei dire che c’è una sola poltrona alla quale sono molto attaccato e che farei davvero fatica a lasciare: quella di medico di medicina generale nella quale siedo ogni mattina da circa trent’anni.

Commenti
Ci sono 3 commenti
Marcello Liverani
Marcello Liverani 2012-05-19 01:22:04
Domanda: "Quindi il Dott. Volpini lascerà la poltrona da Assessore o...?".
piero 2012-05-19 16:21:17
nà gran romanza per dire niente e rimanere dove sta da 12 anni!
piero 2012-05-19 16:28:19
Se si lamenta lui stesso che è PD con quanto non avviene per causa di Spacca e Regione che sono 100% PD e ammette che non è affatto attaccato alla poltrona allora perchè non si dimette e torna a fare il medico e la sua vita privata ricca di soddisfazioni?
Non pretenderà che i senigalliesi che lo vedono da 12 anni all'incarico si mettano a lacrimare per questa lettera..
ATTENZIONE!
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