Senigallia, processo ai giovani del Mezza Canaja: 160 mila € di danni alla ex Ragno
Ascoltato il super-teste Roberto Paradisi, processo ai 13 attivisti aggiornato al 30 ottobre
Nuova udienza nel processo a carico dei 13 attivisti del Mezza Canaja indagati per invasione dell’ex-stabilimento tessile Ragno di Strada della Marina, a Senigallia. Nuova seduta in cui è stato ascoltato l’avvocato Roberto Paradisi che a suo tempo presentò un esposto alla Procura per l’azione portata avanti dai giovani del centro sociale, poi sgomberato a fine settembre 2010, dopo circa 10 mesi di occupazione.
Sono stati conteggiati danni per 160 mila euro allo stabile della società “So. De. Co. Real Estate srl”, di proprietà della “Unione Fiduciaria spa”: una cifra importante su cui si è aperta una querelle tra legali.
Se ne saprà qualcosa di più sulla vicenda il prossimo 30 ottobre, data in cui riprenderà il processo per ascoltare gli stessi imputati, i 13 senigalliesi responsabili – secondo l’accusa – di aver modificato l’impianto elettrico e idrico, oltre ad aver rovinato in generale l’edificio, divelto porte e tagliato i lucchetti.
Ciò detto, ma che c'entra che paga il Comune con una delibera camuffata?
Sull'arvultùra il discorso è semplice: se si concede uno stabile ad un'associazione (che in occasione di eventi pubblici muove un centinaio di persone, vedi il libro della Pichi) esso deve essere uno stabile non due stanze divise e incomunicanti come era il piano di sotto del Buba.
Si può discutere a lungo sull'opportunità o meno di concedere lo spazio, ma se lo si concede si deve dare uno stabile e non due stanze non comunicanti.
In tutto questo dire che il comune pagherà la multa con qualche delibera occulta può avere un suo senso al bar sport, non in una discussione che si vorrebbe seria...
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