Sulla dichiarazione di voto del gruppo di minoranza “Insieme per Castelleone” riguardo al conto consuntivo 2011, il sindaco Biagetti ha inteso replicare sulla stampa con i soliti argomenti e mezzucci utili a sviare le accuse che in maniera seria e rigorosa esprimiamo con le nostre dichiarazioni.Piuttosto che interpretare le nostre parole e scaricare sul solito ufficio ragioneria le nostre critiche, il primo cittadino suasano dovrebbe sentire suoi quei rossori che ostinatamente cerca di indurre sul volto del capogruppo di minoranza, non fosse altro che per le magre figure che riesce a nascondere solo a chi non sa bene come stiano effettivamente le cose.

Le nostre critiche al consuntivo sono “chilometriche” solo perché tanti sono i motivi di biasimo, non verso i dipendenti, ai quali va tutta la nostra comprensione e ringraziamento, ma verso i responsabili di scelte amministrative sbagliate e cioè del sindaco e maggioranza.

Per quanto riguarda la sua affermazione sulla incomprensibilità ai più dei dati esposti, non vorremmo che si riferisse a se stesso, visto che anche l’organo di revisione contabile quei dati conferma, a partire dal disavanzo di gestione.

Che siano pochi o tanti i soldi che finiscono in tasca ai politici castelleonesi poco importa, quello che conta è che a fronte dei sempre più duri sacrifici imposti alla cittadinanza, il sindaco Biagetti riesce a far lievitare gli oneri di quella voce di ben l’11,44% visto che da una spesa di € 14.392,74 del 2010 si è passati a € 16.039,44 nel 2011, il che vuol dire che ogni castelleonese a fronte di una spesa nel 2010 di € 8,32 ne ha dovuta sostenere una di € 9,37 lo scorso anno.

A chi appartengano le argomentazioni trite e ritrite e chi dovrebbe arrossire lo dimostra anche la pretesa di coinvolgere il gruppo di minoranza nella conduzione delle problematiche legate allo spostamento della strada nei pressi del parco archeologico.

Quella controversia ha portato l’amministrazione comunale a scontrarsi duramente con gli abitanti del posto, tanto che ne è scaturita una lite giudiziaria costata cara in termini economici alla amministrazione comunale e probabilmente i soldi spesi per il contenzioso potevano essere utilizzati per l’innalzamento delle cifre da destinare agli espropri con il soddisfacimento sia dei proprietari terrieri che dell’Amministrazione.

Secondo Biagetti, infatti, la minoranza avrebbe dovuto far opera di persuasione verso la popolazione per fargli ingoiare quel rospo.
“Insieme per Castelleone” avrebbe dovuto anche approvare il vero e proprio scempio della costruzione di capannoni industriali sopra le antiche fornaci romane?

Dovrebbe anche tacere sull’impianto fotovoltaico pagato a caro prezzo senza che ancora se ne sia veduto un anche pur minimo riscontro?

Sulla mancanza didebiti fuori bilancio, come asserito dal sindaco, perché mai anche l’organo di revisione contabile ha suggerito un apposito fondo di accantonamento?