Rivoluzione in Commissione turismo, la presidenza andrà al PPE-PDL
Enrico Rimini pronto a subentrare a Luciano Quagliarini. Ed è già polemica con l'assessore Curzi
Dopo l’iniziale richiesta del PPE-Pdl e dopo l’apertura da parte di Luciano Quagliarini sulla Presidenza della Commissione consiliare sul turismo, si stanno chiudendo i giochi per uno dei sei organismi guidati dalla maggioranza che verrà “ceduto” all’opposizione.
Per ora formalmente si è registrata solo la disponibilità di Quagliarini a farsi da parte, e di Enrico Rimini di assumerne la carica presidenziale, ma ufficiosamente la partita è già stata decisa. “Come ho già detto un anno e mezzo fa – ha affermato il medico e consigliere nella seduta di lunedì 14 maggio – io do la disponibilità a rinunciare alla presidenza della V commissione“.
Se dunque i termini di questa “cessione” alla minoranza consiliare si stanno via via definendo, quelli per la questione Bolkestein invece rimangono sul filo dell’incertezza. Sono questioni che devono per forza vedere il governo italiano confrontarsi in sede europea sulle peculiarità del sistema adriatico e su cui i Comuni o le singole associazioni di categoria possono fare ben poco.
Proprio i rappresentanti delle varie associazioni di categoria hanno chiesto ai consiglieri comunali di “pungolare” – tramite i deputati dei vari partiti – il governo per far sì che intervenga nei confronti dell’Europa su questo tema.
E le stesse sigle hanno poi smentito – assieme al probabile futuro presidente Rimini – le affermazioni dell’assessore alle attività economiche Paola Curzi, che nel suo intervento ha dichiarato come non siano questi – né quello dello scontrino fiscale – i problemi da affrontare nella Commissione.
Rimini – rispondendo – si è schierato a fianco degli imprenditori balneari perché la questione è molto delicata: se da un lato le incertezze sulla Bolkestein bloccano per ora qualsiasi investimento, dall’altro quello dello scontrino fiscale potrebbe essere un’arma che si ritorcerà contro la lotta all’evasione fiscale, quindi sono certamente problemi da affrontare in commissione e su cui si muoverà in termini politici.
Toni già accesi dunque, anche se tutto è rimandato alla prossima riunione dei capigruppo e alla prossima convocazione della V commissione consiliare.
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