Lavoro, politica, territorio e sviluppo: la “sfida” del PD Senigallia in tre incontri
Ciclo di dibattiti con esperti e politici locali e nazionali, Sartini: "per uscire dalla crisi serve tavolo comune"
Lavoro e occupazione, infrastrutture e sviluppo, politiche europee e rilancio del territorio. Sono questi i temi che il PD di Senigallia si appresta ad affrontare in tre incontri, dal 14 maggio al 9 giugno, all’auditorium San Rocco di Senigallia.
“Tre incontri con rappresentanti politici locali e nazionali su argomenti di cui non è possibile rimandare ancora i ragionamenti – introducono il consigliere provinciale Euclide Sartini e la segretaria dell’unione comunale Elisabetta Allegrezza – per via del momento difficile che stiamo vivendo e per capire che possiamo uscirne solo se ci sediamo ad uno stesso tavolo“.
Il primo appuntamento – dal titolo “lavoro e occupazione nel territorio: situazione e prospettive” – è previsto per lunedì 14 maggio alle 17e30 e vedrà come relatori il ricercatore economico Gianluca Goffi, il consigliere Massimiliano Giacchella, il docente dell’Università Politecnica delle Marche Carlo Carboni e il presidente del Forum sul Lavoro del PD Emilio Gabaglio, sindacalista nonché consigliere del Ministro Damiano nel 2006.
All’incontro del 28 maggio si discuterà invece de “le infrastrutture per lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione” e il capogruppo Pd Lorenzo Magi Galluzzi coordinerà gli interventi del Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, di Ida Simonella dell’Istao (Istituto Adriano Olivetti), del Consigliere Regionale e Presidente della IV Commissione Consiliare Enzo Giancarli e dell’assessore regionale al lavoro Marco Luchetti.
Protagonisti del terzo incontro dovrebbero essere Stefano Fassina, responsabile nazionale del PD per l’economia, e l’Europarlamentare Debora Serracchiani e si terrà il 9 giugno. Qui si parlerà della competitività dei territori, della crescita delle imprese locali e di politiche europee come motore per il rilancio della zona.
“Abbiamo dei dati preoccupanti, drammatici – commenta la senatrice Silvana Amati – su disoccupazione, sul precariato e sull’utilizzo della cassa integrazione: ecco perché ragionare su questi temi è un buon segnale per il territorio“.
“Il PD – conclude Emanuele Lodolini, segretario provinciale – deve avere un ruolo centrale in questo ragionamento, nuovo, per lo sviluppo del territorio: è una sfida difficile ma non possiamo sottrarci a questo impegno come primo partito d’Italia, visto l’esito elettorale delle recenti amministrative“.
"PER PARLARE DI ARIA FRITTA EMESSA DA GENTE FRITTA"
Tre appuntamenti per discutere di lavoro e occupazione nel territorio, situazione e prospettive, infrastrutture per lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione della crescita delle imprese locali e di politiche europee come motore per il rilancio della zona.
Ci vuole coraggio per discutere oggi di questi argomenti, con chi??? con i disoccupati, con gli imprenditori che sono falliti per rilanciare le loro imprese, di quali infrastrutture si parla??? quale crescita economica???? quale rilancio??? le plitiche europee poi è il colmo???
Siete lontani anni luce dal capire la situazione attuale, sembra che siate fuori dal mondo o fate finta che tutto vada bene, eppure voi dovreste parlare solo della situazione nel Comune.
Poi sentire parlare chi??? Stefano Fassina, Debora Serracchiani, Silvana Amati, ecc. ecc. ma per cortesia che se la cantino e se la suonino da soli l'aria fritta che raccontano, farebbero bene a dimettersi tutti ed avere una punta gi orgoglio, almeno una volta nella loro vita politica, visto dove ci hanno portati, lasciare i loro stipendi, vitalizi e tornare al loro lavoro se lo hanno, fate parte ed avete fatto parte della vecchia CASTA anche voi. Fatti non parole. Come si fa a non essere LIETI NEL MANCARE.
Il problema sono la altre tematiche che il PD si ostina ad evitare accuratamente di discutere, per non sollevare il vespaio al suo interno e creare (ulteriori?) divisioni.
Perchè finché il PD sarà il partito di persone come Costa, Garavaglia, Fioroni e Bindi non si potrà dire laico, progressista, socialista. Questi politici hanno posizioni confessionali e conservatrici, su moltissimi temi etici e laici. Quando non addirittura reazionari nel momento in cui si parla di riconoscere per esempio il Diritto degli omosessuali di sposarsi, o quello dei malati terminali di ricorrere all'Eutanasia (si vedano le posizioni della Bindi in merito).
Non capisco proprio come possano convivere nella stessa forza politica dei politici ammirabili come Ignazio Marino, Scalfarotto, Paola Concia e Rita Bernardini, insieme ai quattro citati poco sopra.
E Bersani per favore non si atteggi all'Hollande italiano. Il PSF ed il socialismo europeo sono ben altra cosa rispetto al PD italiano.
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