Cade Superjet russo in Indonesia: 47 vittime, nessun superstite
Era un volo dimostrativo per il velivolo di nuova generazione realizzato con l'italiana Alenia
Presentato come aereo di nuova generazione, candidato a sostituire i vecchi Tupolev prodotti dall’industria aeronautica civile russa, il Sukhoi Superjet 100 stava compiendo un volo dimostrativo sui cieli indonesiani, il 9 maggio, quando ha fatto perdere le proprie tracce dai radar, per poi cadere ed essere ritrovato distrutto sulle pendici di un vulcano.
A bordo del velivolo si trovavano 47 persone, tutte rimaste vittime dell’incidente aereo. Sembra che al momento dello schianto il Superjet stesse viaggiando a massima velocità ma a una quota, relativamente bassa, di 1.800 metri. Aveva infatti chiesto il permesso di abbassarsi a tale altitudine prima di perdere il contatto radio. Tra i passeggeri non si registrano persone di nazionalità italiana, come si era invece detto in un primo momento.
Alla realizzazione dell’aereo, oltre a Sukhoi Civil Aircraft Company, avevano collaborato anche l’italiana Alenia Aeronautica, cui era stata affidata la cura degli interni, e il gigante americano dei cieli, Boeing, che aveva dato il suo apporto in fase di progettazione. Nonostante le polemiche sull’affidabilità del nuovo modello, che si sono ben presto scatenate, la compagnia russa Aeroflot ha già annunciato che i suoi Superjet continueranno a volare.
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