Catalogo, mostra e una via intitolata a Carlo Cesarini da Senigallia
Al via le iniziative culturali per lo scenografo Rai che rivoluzionò la televisione
L’estate 2012 sarà dedicata a Carlo Cesarini da Senigallia. E’ quanto ci aveva rivelato l’assessore alla cultura Stefano Schiavoni in anteprima per Senigallia Notizie. E al primo assaggio d’estate ha fatto seguito la presentazione del catalogo, primo passo di un percorso interamente rivolto a sottolineare la grandezza di un personaggio, uno scenografo, un artista e professionista molto più conosciuto altrove che (forse) nella sua stessa città.
Il catalogo, 134 pagine di informazioni, racconti, fotografie della storia della televisione italiana e delle scenografie realizzate per la tv pubblica da Cesarini da Senigallia, è solo l’inizio di questo percorso che porta – prima – al 26 maggio quando vi sarà l’inaugurazione della mostra a lui dedicata alla Rocca Roveresca e – poi – ad altre iniziative tra cui anche l’intitolazione di una via o di una piazza cittadina.
Curato da Gianni Di Giuseppe, direttore della sede Rai delle Marche, da Maria Beatrice Santarelli (supervisione e editing) ed Emiliano Zucchini (allestimento grafico), il libro presentato e edito dal Comune di Senigallia offre uno spaccato della vita di un artista poliedrico che rivoluzionò il mondo della scenografia, dandole un carattere separato da quella teatrale che poi diventò “televisiva”.
“Un lavoro di rete” ci tiene a sottolineare il curatore Di Giuseppe – tra Rai, Comune, Provincia e soprattutto la famiglia di Cesarini, grazie al quale è stato possibile riscoprire ed esaminare materiali di circa 400 programmi tv in cui è comparsa la scritta tra i titoli di testa, di coda o – unico esempio nella storia della tv – nell’annuncio iniziale, “scene Cesarini da Senigallia“.
La grandezza dell’artista sta nel fatto di aver svuotato per primo le scenografie televisive rendendo visibile gli studi o gli elementi strutturali e di ripresa, nell’aver interpretato i movimenti culturali dell’epoca, gigantismo e monocromatismo su tutti, nell’aver introdotto il ciclorama e altre strumentazioni e nell’essere diventato egli stesso un personaggio televisivo, culturale, insomma una “star”.
“Questo percorso – evidenzia l’assessore Schiavoni – è anche un momento di riflessione sull’intero mondo della tv e sulla storia dello spettacolo televisivo in cui Senigallia, grazie a Cesarini, ha lasciato il proprio nome“. Già perché Carlo Cesarini legò il suo nome alla città un po’ per distinguersi da un altro Cesarini che lavorava sempre in quel “mondo” e un po’ per farla conoscere ai suoi colleghi.
Un personaggio del quale il fratello Francesco ricorda moltissimi aneddoti che dimostrano come fosse un artista poliedrico (fu anche pittore e giornalista) che si mise persino ad arredare le case dei suoi amici e vip della tv e a dirigere un giornale italo inglese.
“Un vero testimonial, forse il primo, delle Marche e di Senigallia” ha concluso il Sindaco Maurizio Mangialardi. Che tra l’altro, sarà “protagonista” anche al Salone del Libro di Torino.
In qualità di Assessore - auspice il compianto Assessore Bruno Olivi- con il Sindaco Mariani incontrammo Carlo Cesarini e suo fratello nell'anno 1992 (credo); e fu l'unico riconoscimento fin li dato a questo grande senigalliese; per cui sottoscrivo tutte le iniziative che il Comune vorrà realizzare per celebrare la grande figura artistia di Carlo Cesarini.
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